8 Luglio 2020 - 16:11

Codacons, Calenda si scaglia contro l’associazione

Codacons

Carlo Calenda ha chiesto un’interrogazione parlamentare su alcune situazioni inerenti al Codacons. E nel frattempo ha attaccato l’associazione

Un altro nemico per risaltare la propria immagine. Ultimamente, Carlo Calenda sta diventando una vera e propria scheggia impazzita alla ricerca di consensi, di risollevare il proprio partito, Azione, dall’anonimato. E questa volta, prende di mira il Codacons, che è entrato nell’occhio del ciclone da quando ha iniziato una guerra a suon di denunce contro il rapper Fedez e sua moglie Chiara Ferragni. Da quel momento si sono accesi i riflettori sull’associazione, che il leader di Azione accusa di mancanza di trasparenza e chiarezza.

Ci sono delle zone d’ombra. Perché, come ha scritto il Fatto Quotidiano, nel 2018 ha rinunciato alla costituzione di parte civile nel processo agli ex dirigenti del Monte dei Paschi di Siena? Quali sono i rapporti tra tra Codacons e Autostrade per l’Italia? Ci sono state poche critiche nei confronti di Autostrade e anche nei confronti di eventi controversi come il crollo del Ponte Morandi.” ha dichiarato Carlo Calenda, nel corso di un’interrogazione parlamentare.

E il comunicato di risposta è molto duro: “L’ex ministro è totalmente ossessionato da noi ai limiti dello stalking. Non abbiamo alcun problema a rispondere ai quesiti posti dal leader di Azione, domande che purtroppo dimostrano l’ignoranza di Calenda e fanno capire perché molti lo definiscono il peggior ministro della Repubblica Italiana.

A dargli manforte, però, è intervenuto Fedez: “La cosa che a me fa ribollire il sangue è che in un periodo drammatico per il nostro Paese, in cui io ho cercato di dare il mio piccolo contributo, ho dovuto perdere del tempo per stare a difendermi da dei personaggi del genere. Dovrò andare a processo, queste persone stanno minacciando e intimidendo anche degli utenti. Vogliamo far qualcosa, muoviamo il c**o o che cosa?