Coleottero giapponese, la nuova tecnica anti UV che evita gli insetticidi
Coltivazioni salve senza insetticidi, i nuovi pannelli anti UV-A per tenere lontano il coleottero giapponese. Il nuovo studio dell’University Park della Pennsylvania
Il problema delle infestazioni di insetti nelle coltivazioni, da sempre affligge il mondo dell’agricoltura. Sin dall’antichità l’uomo ha sempre cercato di tenere lontano fastidiosi insetti che, alcune volte, erano in grado di distruggere intere coltivazioni. Con il progresso scientifico, sono state messe a punto diverse sostanze insetticide che, tuttavia, alterano le proprietà delle piante rendendole anche nocive. In questo contesto si inserisce una nuova ricerca scientifica condotta dall’University Park della Pennsylvania (USA) per combattere il coleottero giapponese, Popillia japonica.
La ricerca
I ricercatori si sono resi conto di come, taluni tipi di insetti, sono sensibili ad alcune frequenza di radiazioni luminose, specialmente quelle dello spettro UV-A. I coleotteri giapponesi, in particolare, usano questi raggi per orientarsi. È stato quindi ipotizzato di costruire dei pannelli plastici, già in commercio, in grado di filtrare i suddetti raggi.
Una coltivazione di lamponi è stata posta sotto un tunnel con coperture a diversi gradi di filtraggio di radiazione UV-A. Al termine della ricerca, è stato constatato come, nella parte più protetta il numero di coleotteri giapponesi era diminuito significativamente. Nella parte opposta, invece, il numero di insetti era rimasto invariato.
Spiegano i ricercatori: “Complessivamente, pare che l’uso di una plastica anti-UV possa ridurre l’aggregazione dei coleotteri e i danni da nutrimento sui lamponi, riducendo così la necessità di altri mezzi di controllo“.
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