La colite è una malattia che colpisce una grandissima percentuale di popolazione. Vediamo quali sono le cause e i sintomi e quali le eventuali terapie farmacologiche
La sindrome del colon irritabile, o colite, è una condizione infiammatoria che colpisce il colon (intestino crasso). I sintomi possono essere diarrea mista a sangue e muco accompagnati da
dolore addominale e, talvolta, febbre.
Cause
La colite può essere conseguente ad un’
infezione indotta da virus, amebe o batteri che possono produrre delle
tossine irritanti per la mucosa del colon. Altri batteri, invece, sono in grado di infettare direttamente la mucosa. Anche gli
antibiotici possono causare questa fastidiosa sintomatologia. Se assunti per più di due settimane possono portare ad episodi di colite. Questi farmaci, infatti, possono distruggere la normale
flora batterica intestinale e possono permettere al
Clostridium difficile, un altro batterio, di proliferare e produrre una tossina irritante per l’intestino. In altri casi, è lo stesso farmaco ad indurre l’infiammazione della mucosa. Negli anziani, una causa reale seppur molto rara di colite è l’
ischemia, che provoca una riduzione del flusso sanguigno in un segmento dell’intestino. Esistono poi malattie in grado di generare una sintomatologia simile a quella della colite, come
proctite (infiammazione del retto),
gonorrea, diverticolite od un tumore intestinale ed altre ancora.
Diagnosi
Nella maggior parte dei casi, il medico consiglia di
evitare di mangiare cibi grassi e pesanti e di bere molto. Se i sintomi persistono per più di 5-7 giorni, si può ricorrere all’
analisi di un campione di feci in laboratorio. Nei casi più gravi, invece, le procedure di
esplorazione digitale o strumentale ed il prelievo di
campioni bioptici, possono scongiurare patologie più gravi.
Terapia
Solitamente, la colite regredisce senza alcun trattamento, ma solo
modificando temporaneamente l’alimentazione. Talvolta le infezioni vengono trattate con alcuni antibiotici specifici. Negli altri casi si può ricorrere alla terapia con
fermenti lattici o più specifici che il medico saprà consigliare.
Consigli utili
È bene non sottovalutare la colite. Qualora i crampi addominali dovessero persistere nel tempo, bisogna recarsi immediatamente dal medico. Un iniziale stato infiammatorio innocuo, può trasformarsi nel tempo in qualcosa di più grave. È importante, inoltre, controllare la presenza di eventuali
intolleranze alimentari. Bisogna
bere molto e in alcuni casi anche assumere
integratori alimentari, per evitare uno squilibrio elettrolitico causato da un’eccessiva
perdita di liquidi.