Il Governo punta a fare piazza pulita a 360°. Non ci sono solo le concessioni autostradali nel mirino. L’esecutivo vuole avviare una ricognizione su 35 mila contratti in numerosi settori, come nelle concessioni TV.
Il sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti lo ha annunciato in un’intervista, paragonando il caso all’acqua minerale: “Quanto prende lo Stato dall’acqua minerale che compriamo 2 euro a bottiglia? Quanto dal metano sotto terra o dalle concessioni TV? Quanto dall’etere in cui viaggia il segnale dei telefonini? Io credo che lo Stato debba fare periodiche valutazioni. E poi, scegliere per il meglio.”
Su queste parole, Mediaset aveva cominciato a tremare. Stefano Buffagni, sottosegretario agli Affari Regionali, chiarisce, però, le intenzioni del Governo: “Se qualcuno in passato ha fatto favori a queste aziende concessionarie, è arrivato il momento di fare ordine. Questa è roba di tutti su cui c’è chi ci fa il business con ricavi spropositati. Il privato è sempre benvenuto, ma noi dobbiamo difendere gli interessi del pubblico. Noi non facciamo la guerra a nessuno. E non abbiamo pregiudizi. Chi non ha ricevuto trattamenti di favore può dormire tranquillo. Se la concessione è stata fatta bene, se non ha ricevuto favori, non ha nulla da temere.”
A meno che Mediaset non nasconda qualche scheletro nell’armadio, dunque, dovrebbe star serena. La vicenda, però, avrà sicuramente risvolti pesanti su tutte le aziende private.
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