Coronavirus, Burioni su farmaco Plaquenil: “Sembra essere efficace”

Ospite a Che tempo che fa, il Prof. Burioni annuncia importanti passi avanti sulla lotta al coronavirus. Segnali sorprendenti da un vecchio farmaco, il Plaquenil

Compito delle stringenti misure restrittive imposte dal Governo, non solo la salvaguardia delle persone, ma anche evitare un’ascesa esponenziale di contagi per consentire di trovare una cura: questo un altro aspetto importante nella lotta al coronavirus. E proprio nei giorni in cui pare che i numeri stiano tornando a nostro favore, una buona notizia giunge dal Prof. Burioni, ospite ormai fisso della trasmissione Che tempo che fa. Durante il consueto aggiornamento settimanale, Burioni ha annunciato risultati promettenti nello studio di un vecchio farmaco, il Plaquenil (di cui si è trattato in questo articolo).

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Il Plaquenil, un farmaco usato già 70 anni fa

Il Plaquenil, il cui principio attivo è l’idrossiclorochina, è un vecchio farmaco tuttora in commercio ed utilizzato per la cura dell’artrite reumatoide. Non solo, la molecola è risultata essere una valida cura contro la malaria e nel 2004 è stata testata contro il coronavirus della SARS. Vista l’azione antivirale, ancora non ben chiarita dagli studiosi, in molti laboratori si sta nuovamente studiando il Plaquenil per contrastare il SARS-CoV-2. Ed è proprio quello che il Prof. Burioni sta portando avanti nel suo laboratorio presso il San Raffaele di Milano. Ha infatti annunciato: “Sembra essere efficace, i dati che stanno arrivando sono abbastanza sorprendenti”. E ancora: “Può essere utile come prevenzione e cura. Questo ci fa capire che quando ci sarà uno studio clinico, e lo faremo subito, potremo includere delle persone a rischio a cui dare questo farmaco anche prima e poi vediamo cosa succede”. 

Attenzione agli effetti collaterali

Infatti, come si legge nell’articolo pubblicato sulla sua piattaforma MedicalFacts, il farmaco è risultato avere effetti positivi sia prima che dopo l’esposizione al virus. Nel caso gli studi dovessero essere confermati, il Plaquenil potrebbe essere utile nella cura ma anche nella prevenzione del coronavirus. Potrebbe, ad esempio, essere somministrato ai pazienti più a rischio o ai medici che sono a contatto con i pazienti malati. Ma Burioni avverte: “Non correte a comprare il Plaquenil e non assumetelo di testa vostra: mentre l’efficacia non è ancora certa, gli effetti collaterali del farmaco sono comunque possibili“.

E sulle norme adottate dal Governo, Burioni afferma: “Cominciano ad essere meno negativi. Stiamo raccogliendo il frutto del nostro comportamento. Non possiamo predire il futuro, ma la situazione sta rallentando. E questo deve portarci a persevare nei sacrifici. Stiamo guadagnando del tempo, questo è utile per organizzarsi e tornare a lavorare in sicurezza. Ma questo tempo serve anche per la ricerca”.

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Guido Isacco

Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti-Sezione Campania. Appassionato di scienza, arte e attualità. Collaboratore presso ZON.it, per il quale cura principalmente la rubrica HealthZon.

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