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La Croce Rossa ha iniziato ieri ha contattare i 150mila cittadini italiani che potranno decidere se sottoporsi al test sierologico per mappare la diffusione del Coronavirus in Italia. Nelle prime ventiquattro ore di indagine sono state contatta circa 7300 persone: di queste, appena il 25% si è detto disponibile al test sin dal primo contatto.
All’ampia fetta di indecisi si rivolge l’appello del Presidente della Croce Rossa Italiana: “Se ricevete una chiamata da un numero che inizia con 065510 è la Croce Rossa Italiana, non è uno stalker, non è una truffa telefonica ma un servizio che potete rendere al vostro Paese attraverso un semplice prelievo venoso“; “Conoscere l’epidemia è un modo importante per combatterla e vincerla”, aggiunge il Ministro della Salute Roberto Speranza.
La Croce Rossa Italiana ha approntato 21 call center, uno per ogni Regione: da qui, i circa 700 operatori a cui è stata fornita una formazione precisa, si occupano di contattare il cittadino per poi procedere al prelievo, in ambulatorio o a domicilio.
Il campione è stato suddiviso in base a genere, attività lavorativa, fascia d’età e Regione: un primo trend dei dati sulla diffusione del Coronavirus in Italia lo si potrebbe avere già dopo i primi 20mila test, ma tutta la procedura non dovrebbe durare più di 15 giorni.
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