Coronavirus, cosa prevede il Decreto “Cura Italia”
Il Parlamento è chiamato in questi minuti a discutere il decreto contro il Coronavirus “Cura Italia”, una maxi-manovra da 25 miliardi di Euro
La prima notizia è che dai 18 inizialmente previsti, l’Italia potrà utilizzare subito i 25 miliardi di extradeficit concessi dall’Europa per le misure contro la crisi del sistema produttivo italiano innescata dal dilagare del Coronavirus nel nostro Paese, un altro decretone è previsto per il mese di Aprile e garantirà la ripartenza di quanti sono stati messi in ginocchio dal Covid19.
Con questi 25 miliardi, il Governo ha approntato un documento simile alla legge di bilancio (si parla di circa 130 articoli) che prevedono, tra le altre cose, una cassa integrazione da quattro miliardi estesa a tutti i lavoratori (anche alle aziende piccolissime di circa 5 dipendenti), il bonus baby-sitter da 1000 Euro per medici e infermieri, il reclutamento di circa 20 mila nuovi camici bianchi, misure di protezione per autisti, tassisti e postini. Rimborsi di viaggi e spettacoli annullati e sostegno al mondo dell’editoria.
Il decretone dà poi ampio margine di manovra a Domenico Arcuri, il commissario per le emergenze nominato proprio dal Premier Conte, il quale potrà requisire immobili per farne degli ospedali.
A ben vedere il decreto “Cura Italia” contro il coronavirus si basa su quattro punti fondamentali: potenziamento (da tre miliardi di Euro) della Protezione Civile e del sistema sanitario nazionale, sostegno ai lavoratori per la difesa del lavoro e del reddito, sospensione di rate, prestiti e mutui e sospensione degli altri obblighi fiscali.
La reazione delle destre al testo non è stata però accondiscendente: la Lega definisce le misure “senza coraggio”, mentre Gelmini invita l’esecutivo a non dare per scontato il sì di Forza Italia.
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