Gabriele Gravina, presidente della FIGC intervenuto a Radio Cusano Tv ha spiegato quai saranno le prossime mosse per salvare il calcio italiano dalla bufera Coronavirus. Gravina, in particolare, ha approfondito la proposta del fondo “salva-calcio” inviata venerdì al Governo.
Il progetto dovrebbe rappresentare un’ancora di salvezza per le squadre in sofferenza economica:“Non possiamo chiedere soldi al governo perché sappiamo benissimo che ci sono altre priorità in questo momento. Chiediamo però la costituzione del fondo. Con risorse della Figc, che farà sacrifici importanti in questo momento, e risorse che devono derivare dalle scommesse”.
Infatti la Federcalcio, nel progetto del fondo “salva-calcio”, oltre ai fondi propri di riserva chiede una quota dell’1% delle scommesse sul calcio. Quest’ultima si basa sul “diritto d’autore” delle società. “C’è una risoluzione dell’Unione Europea che dice che il diritto d’autore sulle scommesse va tutelato – ha chiarito Gravina – La Francia già applica l’1 per cento e la stessa cosa sta chiedendo l’Nba”.
Ma come opererà il fondo “salva-calcio”? L’ obiettivo cruciale è quello di aiutare chi sta in seria difficoltà e rischia l’esclusione dal campionato. Ma il fondo si rivolge non solo al settore professionistico, ma anche al mondo dilettantistico dove per detta del presidente della LND “si rischia di perdere il 30% delle società”.
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