Anche la Germania si appresta ad affrontare un’emergenza sanitaria senza precedenti, quella causata da coronavirus. A differenza dell’Italia, i cugini d’oltralpe hanno avuto modo, nonostante alcuni iniziali tentennamenti, predisporsi maggiormente all’emergenza. Infatti, il numero molto maggiore di contagiati verificato in poche ore, unito ad una mortalità apparentemente più bassa, non fanno perdere la calma ai tedeschi che hanno adottato diverse misure per limitare il contagio e per preservare i posti letto di terapia intensiva che attualmente sono circa 28 mila.
La strategia tedesca è diversa da quella italiana già per l’opinione sui tamponi. I test a tappeto crescono di circa mezzo milione a settimana, cifra che supera i test fatti su suolo italico dall’inizio dell’epidemia. A fare i tamponi o i medici di base, qualora possano agire in totale sicurezza, o presso i neo-allestiti Abstrichzentrum, dei luoghi posti in diverse regioni della Germania in cui può essere eseguito un tampone dal finestrino dell’auto, o addirittura sulla porta di casa. Lo scopo di queste misure è, quindi, preservare l’incolumità degli ospedali, del suo personale sanitario e dei pazienti già ricoverati. Inoltre, i primi test sono stati già effettuati a gennaio. Nonostante questo, il presidente del Robert Koch Institut, Lothar Wieler ha dichiarato al Frankfurter Allgemeine Zeitung che non è da escludersi un peggioramento della situazione come è successo in Italia.
Nonostante tutte queste ottime premesse e nonostante la centralizzazione della gestione dell’emergenza da parte del Ministro della Salute, che comporta un migliore smistamento di materiale, alcuni quotidiani locali denunciano una mancanza di mascherine e di dispositivi di protezione personale pur avendo soldi a disposizioni per l’acquisto.
Oltre ad avere un sistema sanitario pronto all’emergenza, il governo ha deciso di varare una serie di aiuti per sostenere gli ospedali ed incentivare e proteggere i posti riservati ai pazienti affetti da coronavirus. Il pacchetto di aiuti consiste in 156 miliardi di euro, di questi 50 mila euro di bonus sono destinati per gli ogni nuovo letto di terapia intensiva creato da un ospedale. Circa 560 euro per i posti mantenuti liberi per pazienti covid-19 e 50 euro per paziente per l’acquisto per dispositivi di protezione personale.
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