Attualità

Ucraina, 106esimo giorno di guerra: ecco gli aggiornamenti

Siamo al 9 Giugno 2022, e il conflitto in terra ucraina non sembra voler terminare. Le parti in causa si stanno ancora dando battaglia per la conquista del territorio, e nonostante le mediazioni di mezzo mondo, la Russia continua la sua campagna militare. Un piano, quello del presidente Vladimir Putin, che pare stia avendo “successo“, secondo i suoi rappresentanti, e che prevede un successo militare alla fine della guerra.

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Nel frattempo, l’Ucraina attende con ansia le armi provenienti dalle forze alleate europee. Tra questi è atteso anche il terzo lotto di armi italiane promesso a Zelensky. Nel frattempo i russi continuano a bombardare le città e i villaggi ai confini della nazione ucraina. L’esportazione delle materie prima potrebbe inoltre causare problemi nell’economia mondiale.

L’Ucraina incita Guerini: “attendiamo il terzo lotto di armi”

Dopo i due decreti interministeriali per l’invio di armamenti all’Ucraina, grazie ai quali il popolo italiano ha permesso di rifornire l’armeria ucraina durante il conflitto, adesso è atteso la terza esportazione di armi. Infatti il Ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, ha incitato la sua controparte italiana, Lorenzo Guerini, a rifornire ulteriormente le difese alleate.

I russi continuano i bombardamenti: Khotmjzhsk, Lugansk e Severodonetsk

Le forze russe non sembrano voler arretrare di un centimetro. Nonostante le controffensive degli uomini di Zelensky, gli invasori continuano la loro marcia di “liberazione” a suon di colpi da sparo e di bombardamenti. Proprio a causa di queste ultime armi, durante la notte sono state prese d’assalto alcune città e villaggi del territorio ucraino.

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Il piccolo villaggio di Khotmjzhsk è l’ultimo in ordine di tempo ad essere stato attaccato. La motivazione è la sua posizione geografica, al confine tra le due parti in causa del conflitto. Ha denunciare l’attacco è stato il governatore della regione di Belgorod, Vjacheslav Gladkov, ferito anch’egli dalle bombe russe.

La regione di Lugansk questa notte è stata al centro delle attenzioni offensive russe. Infatti sono stati continui i bombardamenti per tutto il territorio ucraino, con l’intento di cercare punti deboli per poi successivamente attaccare Severodonetsk. Infatti la città è diventata in questi giorni rifugio sia di civili, che di militari ucraini.

Proprio per questo motivo successivamente è stata attaccato l’impianto chimico Azot di Severodonetsk. La struttura ospitava infatti attualmente 800 civili, 200 dipendenti e circa 600 residenti. È stata accertata per ora solo la distruzione di due officine. Per ora la conta dei feriti e dei morti dopo l’offensiva russa non è ancora stata resa nota dai media ucraini.

La Russia ci crede: “le regioni di Donetsk e Lugansk liberate molto presto”

Mi sembra che ci sia un progresso, è continuo e chiaro come il giorno, nessuno ha promesso un risultato in tre giorni o una settimana“. Queste le parole del rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, l’ambasciatore Vasily Nebenzya, intervenuto ai microfoni di HardTalk, in diretta sulla BBC.

Zelensky: “carenza fisica di cibo inevitabile. Esportazione di grano bloccata”

Non possiamo esportare il nostro grano, il mais, l’olio vegetale e altri prodotti che hanno svolto un ruolo di stabilizzazione nel mercato globale“. Il presidente ucraino Zelensky risponde così alle domande postegli al Time 100 Gala, riportate da Cnn. “Questo significa che, purtroppo, decine di Paesi potrebbero trovarsi di fronte a una carenza fisica di cibo. Milioni di persone potrebbero morire di fame se il blocco del Mar Nero da parte della Russia dovesse continuare”

Il bilancio delle vittime dall’inizio del conflitto: 263 bambini uccisi

Questa mattina la Procura generale ucraina nel suo aggiornamento quotidiano da le cifre approssimative delle vittime causate dal conflitto. Sono infatti 263 bambini sono rimasti uccisi e 488 feriti dall’inizio del conflitto militare in Ucraina. La regione di Donetsk è quella maggiormente colpita, nella quale è stato registrato un numero pari a 190 bambini morti o feriti, seguita da quella di Kharkiv, con 132.

Antonio Di Mita

Sono un pluriomicida di serie tv e film. Conoscitore mainstream di anime e manga, soffro gravemente di un'inguaribile passione calcistica e di sport in generale, con un fetish innato per la mitologia di qualsiasi etnia. Mi piace scoprire culture diverse dalla nostra, e scoprire filosofie distanti, anche attraverso.

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