Il presidente francese Emmanuel Macron, intervistato da La Repubblica, fa il punto della situazione Coronavirus in Francia, ma parla anche di Europa e di come si dovrà affrontare il dopo-emergenza.
Macron in primis ci tiene a sottolineare il lavoro fatto in Francia per arginare i contagi: “In Francia abbiamo preso le misure più forti e al più presto, abbiamo adottato, dinanzi a un numero di casi simile, le misure di restrizioni sociali qualche giorno prima dei nostri partner europei. Abbiamo imparato dalle esperienze dolorose del vostro Paese e dalle decisioni coraggiose prese dal vostro governo.”
La discussione poi si sposta sul tema Europa. Macron è un sostenitore dei cosiddetti Coronabond, ovvero una forma di indebitamento collettivo per aiutare l’economia. Il dibattito però è ampio e in Europa paesi come Olanda e Germania sono contrari a questa proposta. Macron dichiara:”Non voglio un’Europa egoista e divisa, la Francia è al fianco dell’Italia. Non supereremo questa crisi senza una solidarietà europea forte, a livello sanitario e finanziario”.
Poi il presidente continua: “Dieci Paesi dell’Eurozona, rappresentanti del 60% del suo Pil, hanno esplicitamente sostenuto l’idea dei Coronabond. Alcuni Paesi, tra cui la Germania , hanno espresso le loro reticenze. Preferisco un’Europa che accetti divergenze e dibattiti piuttosto che un’unità di facciata che conduce all’immobilismo. Se l’Europa può morire, è nel non agire. Come Giuseppe Conte, non voglio un’Europa del minimo comune denominatore. Il momento è storico: la Francia si batterà per un’Europa della solidarietà, della sovranità e dell’avvenire“.
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