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La malattia di Kawasaki, diagnosticata per la prima volta circa cinquant’anni fa, ha cause ancora ignote. Quello che sappiamo oggi con certezza è che, però, il coronavirus Sars-Cov2 ne è un induttore.
Lo confermano i pediatri dell’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo che negli ultimi due mesi hanno visto arrivare in Pronto Soccorso la totalità dei casi degli ultimi due anni: si tratta di bambini che presentavano sintomi tipici quali febbre alta persistente, alterazione delle mucose e delle estremità eruzioni cutanee e, nei casi più gravi, l’infiammazione delle arterie del cuore.
Come si spiega il legame tra Sars-Cov2 e Malattia di Kawasaki? Con l’attivazione da parte del Coronavirus del nostro sistema immunitario, che può causare risposte infiammatorie in qualsiasi organo del nostro corpo.
Va comunque detto che meno dell’1% dei bambini che sviluppano polmoniti da Sars-Cov2 risulteranno poi affetti anche dalla Malattia di Kawasaki e che quest’ultima ha già una terapia che garantisce la guarigione nella piena percentuale dei casi.
Lo studio dei legami tra il Sars Cov-2 e la malattia di Kawasaki è ora sottoposto all’analisi di un’importante rivista scientifica: all’indagine hanno partecipato diversi pediatri tra cui Annalisa Gervasoni, Laura Martelli e Maurizio Ruggeri.
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