31 Marzo 2020 - 16:11

Coronavirus, le previsioni di Confindustria: PIL in calo del 10%

Vincenzo Boccia Confindustria

Le stime fatte da Confindustria anticipano, per fine anno, un’economia in caduta del 6%. La recessione si potrebbe trasformare in una depressione

Un pericolo imminente, non più grande di quello salutare, ma sicuramente non meno importante. Stiamo parlando di quello legato all’economia dell’Italia, che sicuramente con lo stop alle attività ha subito un brusco rallentamento. Per le imprese il costo dello stop alla produzione industriale sta costando carissimo al’economia. Il centro studi di Confindustria ha ufficialmente stilato le proprie stime, che sono alquanto negative. Si parla, infatti, di una decrescita del 6% dal punto di vista del PIL solamente per il 2020.

Sarà enorme la perdita di PIL nella prima metà del 2020. La caduta sarà cumulata dei primi due trimestri del -10% circa. Il Coronavirus affossa il PIL, successivamente ci toccherà una risalita lenta. Questo sempre ipotizzando un superamento della fase acuta dell’emergenza a fine Maggio. Solo i prossimi mesi diranno se in queste ipotesi c’è realismo o eccessivo ottimismo. Per il 2021 è atteso un parziale recupero, che porterà le stime economiche fino ad un guadagno del 3,5%.” ha stimato, nel proprio rapporto, il centro studi di Confindustria.

L’economia italiana è stata colpita al cuore. Ogni settimana in più di blocco normativo delle attività produttive, secondo i parametri attuali, potrebbe costare una percentuale ulteriore di prodotto interno lordo dell’ordine di almeno lo 0,75%. Solo mettendo in sicurezza i cittadini e le imprese la recessione attuale potrà non tramutarsi in una depressione economica prolungata. Bisogna agire immediatamente, con interventi massivi in una misura che oggi nessuno conosce, sia su scala nazionale che europea. Le istituzioni UE sono all’ultima chiamata per dimostrare di essere all’altezza.” conclude poi lo stesso rapporto.