12 Maggio 2020 - 10:33

Coronavirus, è reato pubblicare foto di trasgressori. Ecco cosa si rischia

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Coronavirus, attenzione alla giustizia fai da te: pubblicare foto o video sul web di persone che trasgrediscono al lockdown, potrebbe costituire reato

Medici, infettivologi, epidemiologi, virologi. Queste sono le numerose attività che molti cittadini hanno intrapreso da quando è iniziata la pandemia da coronavirus. Tuttavia anche l’attività di giustiziere non ha certo mancato di procacciare nuovi adepti. Infatti, sui social è possibile vedere foto e video di persone che trasgrediscono alle direttive imposte dai DPCM. Attenzione, però. Pubblicare sul web o inviare su whatsapp foto e video di persone in mezzo alla strada, potrebbe procurare non poche conseguenze al giustiziere di turno. Infatti, rendere pubblici volti, indirizzi e numeri civici potrebbe portare ad una violazione della privacy del soggetto ripreso. Colui che pubblica potrebbe anche essere accusato di diffamazione se, ad accompagnare il contenuto multimediale, ci sia anche una didascalia che taccia il malcapitato come “trasgressore” o “untore”.

Cosa è possibile fare

Se non è possibile pubblicare foto e video, è invece possibile segnalare assembramenti e situazioni – a detta nostra – che potrebbero essere pericolose per il contagio da coronavirus, alle autorità competenti. Per chi invece si riconosce in una foto o in un video pubblicato, può chiedere la rimozione del post immediata e anche la chiusura del profilo o della pagina. È possibile inoltre, in caso di diffamazione, denunciare chi ha pubblicato il contenuto ma anche chi commenta in maniera offensiva. A rischiare una condanna, non saranno quindi solo coloro che pubblicano i contenuti, ma anche chi li diffonde e chi, secondo alcune Procure, appone il proprio like al post.