Coronavirus, scienziati studiano spray nasale per prevenire il contagio

Team di studiosi mette a punto uno spray nasale capace ti potenziare la risposta immunitaria e prevenire il contagio da coronavirus

Un team di ricercatori della Porton Down della Public Health England ha messo a punto un particolare spray nasale capace di prevenire il contagio da coronavirus se applicato settimanalmente. La ricerca, pubblicata sul sito open access bioRxiv, potrebbe costituire ottimo mezzo per contrastare il diffondersi del Sars-CoV-2 in attesa di un vaccino ufficiale e definitivo. Seppur con le dovute cautele e consci che una ricerca scientifica necessita di mesi prima di essere validata, è possibile affermare che i primi risultati ottenuti sono incoraggianti.

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Come funziona lo spray nasale contro il coronavirus

Lo spray anti coronavirus contiene una particolare molecola che attiva alcuni recettori di naso a gola, denominati TLR2 e TLR6. Questi due recettori presenti nel primo tratto del sistema respiratorio, sono in grado di attivare immediatamente la risposta immunitaria che risulta quindi potenziata rispetto al normale. Così facendo, un’eventuale esposizione al virus verrebbe prontamente bloccata sul nascere, prima che infetti l’intero organismo.

Secondo quanto riportato da SkyTg24, Christophe Demaison, amministratore delegato di Ena Respiratory, che si è occupato della creazione del nuovo farmaco, afferma: “Inizierà la sperimentazione umana entro i prossimi quattro mesi. È stato sviluppato inizialmente – continua – come presidio per contrastare raffreddore e influenza comune, ma la sua efficacia non era stata ancora dimostrata“.

Primi risultati incoraggianti sui furetti

Nello studio, ancora non sottoposto a revisione, sono riportati i dati relativi alla somministrazione del farmaco ad un gruppo di furetti. Gli scienziati hanno osservato come, una doppia dose somministrata il giorno prima dell’esposizione al coronavirus, sia stata in grado di diminuire la replicazione del coronavirus nel rino-faringe del 96%. Il risultato è stato una minore se non assente trasmissione del virus.

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Possibili scenari

Nell’attesa che una cura ed un vaccino vengano ufficialmente annunciati e distribuiti a tutta la popolazione, una soluzione del genere pronta già a partire dei prossimi mesi potrebbe garantire una maggiore sicurezza specialmente per i pazienti a rischio come anziani e persone con pregresse patologie. Solo prevenendo, sarà possibile estirpare definitivamente questo virus affinché diventi solo un brutto ed indelebile ricordo.

Guido Isacco

Giornalista pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti-Sezione Campania. Appassionato di scienza, arte e attualità. Collaboratore presso ZON.it, per il quale cura principalmente la rubrica HealthZon.

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