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La variante Covid JN.1 ha iniziato a diffondersi anche in Italia e ciò fa temere un nuovo picco di contagi tra Natale e Capodanno. Nell’ultimo periodo, in particolare, Pirola e il suo sotto-lignaggio JN.1 hanno mostrato un aumento della prevalenza, con range regionali che arrivano a toccare anche il 60%, come in Calabria, anche se in termini assoluti, il maggior numero di casi si registra in Lazio e Lombardia.
Al momento in Italia la principale variante diffusa è Eris, discendente di Omicron che rappresenta quasi il 60% dei casi, seguono altre sottovarianti della stessa Omicron, ovvero JG.3, XBB.15 (Kraken), XBB 1.9, HV.1 e BA.2.86 (Pirola)
JN.1 è una variante che discende da BA.2.86, la forma mutata di Sars-Cov-2 più comunemente conosciuta con il nome di Pirola e classificata come “variante di interesse” (variants of interest, VOI) dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Rispetto alla sua progenitrice, che si distingue dagli altri lignaggi Omicron in circolazione per la presenza di oltre 30 mutazioni a livello della proteina Spike, la variante JN.1 contiene un’ulteriore mutazione caratteristica (L455S) oltre ad altri quattro cambiamenti in proteine non-Spike.
In generale, i sintomi più comuni che possono far sospettare il Covid sono simili a quelli di altre infezioni virali e includono:
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