Covid e influenza, numerosi accessi al Pronto Soccorso
Numerosissimi accessi per covid ed influenza nei PS di tutta Italia. Il picco arriverà nelle festività natalizie e seconda ondata a marzo
Fabio De Falco, Presidente della Società italiana di medicina di emergenza e urgenza ha dichiarato che l’accesso ai PS è nettamente aumentato, al punto da affermare che rispetto a settembre gli accessi per covid ed influenza sono aumentati ai PS del 50% anche nelle regioni più virtuose.
Secondo le stime questa situazione non può che peggiorare, in quanto gli accessi sono aumentati del 50% rispetto a settembre e probabilmente i dati dei contagi da covid ed influenza raggiungeranno il picco durante le festività natalizie alle porte.
Le difficoltà, secondo De Falco, derivano dal fatto che ben presto accorreranno molti più anziani ai PS ed anche il personale in servizio verrà contagiato, personale già ai limiti delle sue possibilità per presenza.
Altre dichiarazioni del Presidente della SIMEU riguardano l’anticipo con cui il picco influenzale sia arrivato. Atteso per gennaio nel periodo pre-pandemia, l’ondata influenzale è iniziata tre settimane fa ed ha colpito prima i bambini, ma con gli scambi di auguri il virus è pronto a fare il “salto generazionale”.
Per quanto riguarda il covid, molti sono i casi di pazienti che giungono ai PS credendo si tratti di influenza , per poi scoprire dopo un test che si tratta di covid. Le linee telefoniche dei medici di famiglia sono intasate in quanto almeno 100 dei loro assistiti ogni settimana si ammalano per influenza. Tra burocrazia e visite il settore e completamente sovraccarico.
Purtroppo l’influenza in giro in questo periodo è un’influenza molto aggressiva che ha provocato disturbi principalmente alle vie respiratorie e febbre sopra i 40 gradi, ha messo a letto circa 3,5 milioni di italiani fino ad ora ed un milione solo nell’ultima settimana. Purtroppo ci si aspetta un altro picco tra marzo ed aprile a causa di pazienti che si sono ammalati e che potrebbero avere un’immunità non così stabile tale da contrarre di nuovo il virus.
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