8 Gennaio 2016 - 20:00

Crema sbiancante: la Thailandia è razzista?

In Thailandia lo spot della crema sbiancante sta causando un putiferio sui social network, che tuonano: “È razzista”

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Crema sbiancante? Un must in Thailandia, dove vige la concezione che avere una carnagione chiara equivalga ad una migliore condizione sociale. E così si scatenata la bufera mediatica e social, generatasi dalla pubblicità di una crema sbiancante per la pelle.

Ma non è un caso isolato. Dal desiderio etereo di candida bellezza delle star al caso più noto di Michael Jackson, cambiare il colore della propria pelle sembra essere una richiesta non così insolita. Mentre nel mondo, quello dei comuni mortali, molte aziende continuano a perpetrare l’idea che chi ha la pelle scura debba sentirsi inferiore e poco desiderabile.

Crema sbiancante: la Thailandia è razzista?In Thailandia il mercato dei prodotti schiarenti, che già vale 432 milioni di dollari, cresce del 18% ogni anno e si basa soprattutto sul mercato giovanile. Moltissime ragazze usano quotidianamente questi “rimedi” farmaceutici per alterare il colore della loro pelle, correndo inconsapevolmente il rischio di rovinarla a causa dei componenti chimici presenti.

Al centro delle polemiche la Seoul Secret Thailand, un’azienda che vende creme e lozioni per il viso nel paese asiatico, che è stata costretta a scusarsi e a rimuovere una pubblicità definita da molti razzista.

Un’emittente televisiva statunitense ha fatto circolare la notizia, informando che la pubblicità della crema sbiancante mostrava due attrici, una di carnagione chiara e un’altra di carnagione più scura, a cui veniva chiesto cosa le avrebbe potute rendere stupende. Nella pubblicità in oggetto l’unica che si dimostra capace di rispondere alla domanda è quella di carnagione chiara, che elogia i prodotti della compagnia farmaceutica.

“La rete – ha osservato Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”- alla vista di questa pubblicità, è insorta e il video su Youtube ha raccolto in poche ore commenti tra l’indignato e lo scandalizzato”. 

Molti in Thailandia hanno considerato la pubblicità razzista, poiché incentiva a credere che la ragazza di carnagione più scura sia meno intelligente. Infatti in Thailandia l’ossessione per la pelle bianca è viscerale e molto radicata, perseguendo lo stereotipo di un maggiore sex appeal per il sesso opposto e di un maggiore successo per una potenziale richiesta di matrimonio, nell’ottenere un lavoro, una promozione e altre prospettive.

Proprio per questo motivo la pubblicità della crema sbiancante della Seoul Secret Thailand è stata rimossa, nel tentativo di non rinforzare una vera e propria psicosi collettiva. 

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