Crisi di Governo, si allontana il Draghi bis
L’evoluzione della crisi di Governo sta portando a nuove elezioni. La Meloni vuole il voto, il PD spera che il premier ci ripensi
Il Draghi bis è sempre più lontano. Tutta l’evoluzione della crisi di Governo sta portando laddove il centrodestra voleva si portasse finora: a nuove elezioni. I partiti hanno ancora quattro giorni per trattare e rimettere insieme i pezzi della crisi che si è aperta con il non voto di fiducia dei 5 Stelle al Senato. Un’impresa praticamente impossibile, dato che Conte vorrebbe ritirare la sua delegazione al Governo.
Il PD, in tutto ciò, resta fermamente convinto che formato e perimetro della maggioranza non debbano cambiare di una virgola. Bruno Tabacci, sottosegretario a Palazzo Chigi, però, osserva in modo intelligente che se le condizioni restano queste, sarà impossibile sperare in un’altra legislatura.
Anche il leghista Giorgetti ha dichiarato: “Le squadre, ormai, sono stanche. La partita ora è difficile da sbloccare.“
Mercoledì, Draghi si presenterà alle Camere come chiesto dal presidente Mattarella per la crisi di Governo. Nonostante il pressing del Colle, della politica, e il sostegno delle cancellerie, europee e non solo, Draghi pare restare irremovibile. Nel frattempo, sia Matteo Renzi che Salvini e Berlusconi spingono per far cambiare idea al presidente del Consiglio.
“Ascolteremo con rispetto e attenzione le considerazioni del presidente Mario Draghi. Il centrodestra di Governo continuerà a difendere gli interessi degli italiani con serietà e coerenza, non avendo certamente timore del giudizio degli italiani.” ha dichiarato Salvini.
Una situazione che sembra avvicinare le urne.
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