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Un anno senza Davide Astori: il suo ricordo vive dentro tutti

Un anno fa scompariva tragicamente Davide Astori, capitano della Fiorentina; un grande uomo dietro un grande calciatore, per questo non sarà mai dimenticato

Davide Astori per sempre nel cuore di tutti. O meglio, sia il Davide uomo che l’Astori calciatore resterà indimenticabile.

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Già perché ad un anno esatto dalla sua scomparsa, è impossibile ricordare Asto per qualche episodio negativo avvenuto ma solo e soltanto in bene. Un grande esempio di lealtà e sportività che lo porta ad unire sia l’uomo che il calciatore. La grande commozione con cui è stato ricordato sui campi della Serie A, i calciatori che si fermano volontariamente, nonostante non fosse previsto, le lacrime di Ilicic durante Atalanta-Fiorentina per dimostrare quanto Astori sia entrato nel cuore di tutti.

Ed infine la lettera di papà Renato e mamma Anna per spiegare semplicemente chi era Davide. Senza dimenticare Francesca, la fidanzata il cui “viaggio è stato fermato” perché il destino così ha deciso, e la piccola Vittoria, che, per la sua età, non ha potuto ammirare totalmente la grandezza del suo papà.

Purtroppo a lui il cuore ha deciso di smettere di battere troppo presto, una notte tra sabato e domenica nell’albergo di Udine, prima di una partita della sua Fiorentina contro la squadra friulana. Un dolore che rimbomba ancora oggi nell’animo dei giocatori Viola ma che ogni settimana dà una spinta in più alla squadra di Pioli. Già perché il Capitano gioca sempre con loro: se i tifosi sono il 12° uomo in campo, Asto è il 13°.

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E la partita di Bergamo forse era giusto che dovesse capire in coincidenza con l’anniversario della sua scomparsa: prima della partita, tifosi radunati al Cimitero di San Pellegrino, lì dove il corpo di Davide giace, per rendergli omaggio come fatto in tutto quest’anno, difficile dal punto di vista emotivo per gli ultrà e i calciatori della Viola.

Un calciatore che non avrà avuto fortuna a livello di trofei in bacheca, ma si è conquistato la stima di tutti, sul campo e fuori. Un esempio che non deve essere mai dimenticato, anche se vederlo calcare ancora il prato verde sarebbe stato meglio. Ma purtroppo non è più così e per questo non verrà mai dimenticato.

Ciao Asto.

 

 

Nando Armenante

25 anni da Cava de' Tirreni, studente presso la facoltà di Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Salerno, indirizzo Editoria. Giornalista pubblicista dal 30 settembre 2020. Porto avanti la passione ed il sogno di diventare giornalista, in particolare scrivendo di sport (di calcio in particolar modo) ma anche di attualità, su tutto ciò che accade nella città in cui vivo e sull'intero territorio.

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