Una vera e propria sfida, quella lanciata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris. In un lungo post sul suo profilo Facebook, il sindaco ha annunciato la stesura di tre delibere per “valorizzare Partenope” e renderla una città autonoma. La prima delibera prende il nome di Napoli Città Autonoma, che sfida la tanto agognata autonomia del nord della Lega ai tempi d’oro. Si legge nel post: “Di fronte ad un Governo ad evidente trazione anti-meridionale, di fronte al rafforzamento dell’asse Lombardo-Veneto per l’attuazione del referendum autonomista (…) noi dobbiamo lanciare una sfida storica, mai pensata ed attuata sinora. La Lega ed i suoi accoliti agiscono con odio verso i Sud, con azioni discriminatorie, con pratiche all’insegna della disuguaglianza“.
La seconda delibera annunciata da de Magistris riguarda l’azzeramento del debito di Napoli verso lo Stato: “Cancellazione del debito ingiusto. Il debito contratto dallo Stato, in particolare nelle gestioni commissariali post-terremoto ed emergenza rifiuti, noi non lo riconosciamo. Lo cancelliamo dal nostro bilancio. Quei debiti non sono stati contratti dalla Città e dai napoletani, anzi noi siamo vittime ed andremmo semmai risarciti, altro che pagare il debito agli usurpatori“.
La terza, la più fantasiosa e che ha suscitato ilarità in alcuni oppositori, riguarda l’istituzione di una moneta aggiuntiva all’euro. Idea già portata avanti nel 2012 con i “Napo” e miseramente caduta nel dimenticatoio.
Tutte queste intenzioni sono state mosse dal profondo orgoglio verso la sua essere napoletano e di amore nei confronti della sua città, misti ad un sentimento di speranza per Napoli e tutto il Sud. Scrive de Magistris: “Napoli ha dimostrato che, anche da soli, ostacolata dai poteri centralistici ed autoritari, pur tra difficoltà e sofferenze, ci si può riscattare alla grande, con le mani pulite, contro Governi ingiusti ed arroganti, con la forza del diritto costituzionalmente orientato che si connette con le masse popolari sempre più protagoniste e non più supine al potere locale che andava a braccetto con quello nazionale. Napoli, quindi, ribelle al Sistema ed ubbidiente ai valori costituzionali. Resistiamo con sempre maggiore orgoglio popolare, con il riscatto e la rinascita della Città, con umanità senza limiti, con passione profonda e ritorno ad un’aria sempre più da Città Capitale“.
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