Decreto Crescita è legge, ecco cosa prevede la misura approvata oggi
Dopo il si definitivo del Senato, è ufficialmente legge il “Decreto Crescita”. Diverse sono le integrazioni e correzioni al testo originario
Dopo il via libera della Camera, arriva anche il si del Senato al “Decreto Crescita” che diventa finalmente legge dello Stato. Rispetto al testo originale, sono molte le correzioni e le integrazioni introdotte a Montecitorio e poi confermate a Palazzo Madama. I nodi principali degli emendamenti erano stati i salvataggi alle Banche, la sopravvivenza di Radio Radicale e il debito di Roma Capitale.
Per quanto riguarda l’economia, il decreto crescita prevede agevolazioni per le aggregazioni di imprese e banche consentendo di trasformare le attività fiscali dei singoli in credito d’imposta fino a 500 milioni di euro (aliquota a 1,5%). Per quanto riguarda le banche, c’è anche la proroga fino alla fine dell’anno delle garanzie del Ministero dell’Economia sulle emissioni di obbligazioni. Cresce inoltre il numero dei risparmiatori danneggiati dalle banche che hanno diritto a un indennizzo.
Viene introdotto il contratto “di espansione“. Le aziende con più di mille dipendenti potranno licenziare i dipendenti che hanno maturato il diritto alla pensione offrendo loro uno scivolo previdenziale fino a 5 anni. Il Fondo per le vittime dei mancati pagamenti ai professionisti è stato aumentato nel numero di beneficiari e sono stati estesi i reati commessi dai debitori (bancarotta fraudolenta, bancarotta semplice e ricorso abusivo al credito).
Il decreto crescita istituisce inoltre il Fondo “salva opere“ per garantire il completamento delle opere e la tutela di lavoratori e aziende. Intervento dello Stato anche sull’ecobonus dando più spazio a moto e microcar. Gli aiuti sono per tutti gli acquisti di mezzi a 2-3-4 ruote nelle categorie L1e, L2e, L3e, L43, L5e, L6e e L7e.
Per quanto riguarda il capitolo fiscale, l’Ires scenderà al 20% nel 2023 e nello stesso anno la deducibilità della cosiddetta “Imu capannoni” salirà al 100%. I contribuenti potranno accedere entro il 31 Luglio alla rottamazione-ter, comunicando la propria decisione e accedendo a saldo e stralcio. Annunciati maggiori controlli dello Stato sull’evasione fiscale, in particolare su chi evade la tassa di soggiorno. Le nuove norme introducono nuove sanzioni e inaspriscono quelle già esistenti.
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