14 Marzo 2024 - 10:40

Direttiva Case Green, nuove regole Ue: cosa cambia?

Cosa cambia con la Direttiva Case Green appena approvata dal Parlamento europeo? Scopriamo insieme le novità

Direttiva Case Green pannelli solari

Approvata dal Parlamento Europeo la nuova direttiva chiamata “Case Green”, anche se il via libera ufficiale si avrà dopo l’approvazione del Consiglio Ue. La nuova direttiva contiene diverse misure per ridurre il consumo energetico degli edifici nell’Unione europea, e così diminuire l’inquinamento. Non si tratta solo di interventi mirati, come quello che vieterà le caldaie a gas a partire dal 2040, ma anche di target più ampi che prevedono la ristrutturazione di una parte degli edifici più inquinanti in ciascun Paese.

Quali sono gli obiettivi della direttiva in Italia?

Per quanto riguarda l’Italia, nei prossimi anni circa cinque milioni di abitazioni dovranno fare dei lavori per migliorare la loro efficienza energetica. Infatti, in Italia, secondo una stima fatta da Unimpresa, ci sono quasi 12,5 milioni di abitazioni, e tra queste poco più di una su nove rientra nelle classe energetiche più alte: A, B o C. Al contrario, circa 7,6 milioni di case (il 61% del totale) sono nelle classi energetiche peggiori, ovvero F e G, e quindi hanno consumi energetici maggiori e generano più inquinamento.

L’obiettivo fissato dalla direttiva Case green, comunque, non riguarda direttamente le classi energetiche come avveniva in una precedente versione del testo. Questo significa che non tutte le case che sono in classe G o F dovranno obbligatoriamente fare dei lavori.

L’obiettivo è di arrivare a zero emissioni nette nel 2050, e questo probabilmente richiederà interventi ampi. Sempre secondo Unimpresa, una stima della spesa è di circa 35mila euro ad abitazione. Questo porterebbe a quasi 267 miliardi di euro di spesa per le famiglie italiane, ma bisogna ricordare che si parla di lavori che eventualmente andranno affrontate nell’arco di oltre venticinque anni, considerando la scadenza del 2050.