Donald Trump trionfa in 5 stati, Clinton verso la nomination
Donald Trump vince in 5 Stati su 5, continua la sua corsa inarrestabile
[ads1]
Grande trionfo per Donald Trump nei cinque Stati in cui si votava ieri per le primarie Repubblicane, nei quali ha raccolto oltre il 60% dei voti in due Stati (63,6% nel Rhode Island e il 60,8 nel Delaware) ben oltre il 50% negli altri (55% nel Maryland, 58% nel Connecticut e il 57,2% in Pennsylvania). “Una vittoria molto più grande di quanto ci fossimo aspettati“, ha dichiarato, affermando di considerarsi d’ora in poi “il candidato presunto” del Partito Repubblicano, sebbene non abbia ancora raggiunto i delegati necessari.
Hillary Clinton si accontenta di aver conquistando quattro stati su cinque, e dal palco della vittoria a Filadelfia, che ospiterà la convention democratica a Luglio, lancia l’appello all’unità del partito e la sfida al tycoon di New York. E’ questo lo showdown che va sempre più profilandosi dopo il risultato dell’ultimo Super Tuesday delle primarie americane, che con gli stati del nord-est alle urne ha di fatto chiuso il capitolo ‘east coast’ prima di passare al test finale e decisivo in California.
Hillary ha, inoltre, ringraziato Bernie Sanders per aver dato “un contributo importantissimo” alla campagna, sottolineando la condivisione degli stessi ideali progressisti: “Sono più le cose che ci uniscono che non quelle che ci dividono, siamo d’accordo che i salari sono troppo bassi, e la diseguaglianza economica troppo grande. Dobbiamo proteggere le pensioni, rendere l’università più accessibile, garantire l’assistenza sanitaria a ogni americano – ha evidenziato – Siamo d’accordo che non dobbiamo mandare i nostri soldati a combattere un’altra guerra nel Medio Oriente, che dobbiamo affrontare i cambiamenti climatici e difendere i diritti civili”. Ed è proprio così che la Clinton ha riassunto il suo programma elettorale, lanciando un chiaro appello: “Insieme potremo proteggere questi principi, in un’America che guarda al futuro, in cui l’amore è più forte dell’odio”.
Trump di rimbalzo risponde alle provocazioni con orgoglio: “Per quanto mi riguarda i giochi sono fatti e io sono il presunto vincitore della nomination”. Conservando delle frecciate ben piazzate alla sua “rivale” Hillary Clinton: “Se Hillary fosse un uomo non prenderebbe più del 5% dei voti- sottolinea– E’ un’incapace, corrotta e da segretario di Stato ha fatto tutto sbagliato dovrebbe essere incriminata”. La corsa di Trump sembra non arrestarsi e il suo ritorno si dimostra più aggressivo che mai: “Non sapete quanti tweet ho ricevuto– ha rivelato ieri sera– erano tutti sostenitori che mi supplicavano di non cambiare“.
[ads2]
ARTICOLO PRECEDENTE
Puglia Active Network, completata la prima fase di installazione
ARTICOLO SUCCESSIVO