I droni sono una tecnologia innovativa in molteplici ambiti. Nel campo dell’edilizia sono utilizzati, per lo più, per rilievi di supporto alla progettazione
[ads1] Il boom dell’utilizzo dei
droni è scoppiato qualche anno fa. In generale, parliamo di droni quando ci si riferisce ad aeromobili senza pilota a bordo perché controllate e pilotate a distanza ed é la caratteristica fondamentale che ha appassionato molte persone sia nell’ambito della aeromodellismo che nell’ambito professionale. Apparecchi di questo tipo, offrono i vantaggi di qualunque tipo di apparecchiatura a controllo remoto: parliamo di utilizzo in scenari in cui la vita umana potrebbe essere a rischio oppure, in ogni caso, condizioni nella quali la presenza di operatori umani è difficile da garantire, per questioni di logistica e/o di spese. Al giorno d’oggi i settori di utilizzo sono molteplici e questo lo dobbiamo alla tecnologia che sta facendo passi da giganti e che ha dotato questi piccoli ‘uccelli metallici’ degli strumenti più impensabili per poterli utilizzare in maniera efficiente nei diversi ambiti. Ne esistono di diverse grandezze, tipologie e marche ognuno con caratteristiche diverse in funzione dello scopo. I modelli più innovativi sono dotati del sistema di pilotaggio automatico con GPS integrato che stabilizza il drone alla posizione e all’altitudine desiderata. Il GPS integrato al drone consente di visualizzare la posizione corrente e stabilire il percorso per il pilotaggio automatico. Inoltre, grazie alla funzione ‘
Return-to-Home‘, il drone tornerà automaticamente al punto di decollo atterrando in completa sicurezza. Possono essere associati diverse tipologie di telecamere: a partire dalle più piccole e maneggevoli telecamere FULL HD fino ad arrivare a tecnologie più avanzate come le termocamere, che sono delle speciali telecamere sensibili all’infrarosso che servono a riprendere mappe termiche: in altre parole, si ottengono delle immagini (o dei filmati) a falsi colori dove ad ogni gradazione di colore, dal blu al rosso acceso corrisponde una temperatura via via maggiore. Molti altri sono dotati di un sistema di trasmettitori che consente di visualizzare sul proprio smartphone Android o IOS la telemetria di volo e il video.
Tutto in tempo reale! I droni rappresentano, dunque, una tecnologia innovativa che può essere impiegata negli ambiti più svariati. Li vediamo volare sulle nostre teste in mille situazioni diverse: per usi amatoriali, da un lato, utilizzati, ad esempio, per fare video nei matrimoni o pubblicitari, o per riprese dall’alto dei concerti dei più famosi gruppi musicali; dall’altro l’uso dei droni sta rivoluzionando moltissimi ambiti professionali: vengono utilizzati nelle operazioni militari, dalla Protezione Civile in caso di calamità naturali e nella ricerca di persone scomparse, dal Servizio Sanitario Nazionale per il trasporto di defibrillatori e farmaci salvavita, nelle campagne antincendio in cui è necessario monitorare da vicino l’evolversi della situazione, e nel campo dell’agricoltura.
Ma i droni possono essere usati anche in edilizia? Chiaramente sì. Nello specifico vengono utilizzati per rilievi di supporto alla progettazione edilizia: si va dall’aerofotogrammetria per la realizzazione di rendering 3D delle opere edili e qualunque tipo di infrastruttura e per rilievo di terreni in ambito paesaggistico e topografico al monitoraggio ambientale, al monitoraggio delle condizioni di ponti e ferrovie, alle ispezioni e controlli strutturali di edifici, condotte e coperture; vengono utilizzati per mappare le dispersioni di calore degli edifici per la diagnosi energetica di case e uffici e ancora per il controllo dell’abusivismo edilizio, per il controllo dei cantieri e dello Stato di avanzamento dei lavori nei cantieri edili di particolare complessità per l’estensione e le caratteristiche del cantiere stesso e del sito su cui insiste, nonché nelle costruzioni di manufatti particolarmente complessi per la tecnologia impiegata o per la presenza di sostanze alle quali bisogna essere esposti per periodi di tempo piuttosto ridotto. La sorveglianza di questi tipi di cantieri e la relativa verifica delle condizioni di sicurezza nei punti di difficile raggiungibilità, potrebbe, facilmente e rapidamente, essere effettuata con un drone, di dimensioni adeguate (ce ne sono di molto piccoli così come di maggiore grandezza), che, grazie al controllo remoto ed alla presenza di una telecamera ad alta definizione, potrebbe restituire in tempo reale immagini di ciò che si intende controllare, per monitorarne lo stato, in maniera efficace ed economica. Altra caratteristica utile dei droni, o almeno di alcuni modelli, è che possono essere attrezzati per trasportare oggetti (al momento, di dimensioni e peso contenuto) in maniera rapida e sicura: parliamo, ad esempio, della minuta carpenteria. A tale proposito, nel tentativo di far diventare questi oggetti i nuovi “postini” di un futuro non molto lontano, molte aziende ne stanno sperimentando un possibile utilizzo anche nelle fasi di spedizione e consegna dei prodotti in vendita nei diversi esercizi commerciali. “Monitoriamo costantemente il settore e in questi ultimi tempi vediamo serpeggiare segnali di insoddisfazione e di scoramento da parte degli operatori. È necessario che la Politica si renda conto che quello dei droni è un nuovo comparto dell’aviazione che dà lavoro e non un hobby”, dichiara
Fabrizio De Fabritiis, amministratore della società che organizza ogni anno la manifestazione
Dronitaly. Si tratta di una fiera dedicata ai droni che, quest’anno, si svolgerà il 25 e il 26 settembre e sarà l’occasione per cogliere i trend e le evoluzioni che si prospettano all’orizzonte e avere una visione del settore che nessun altro evento può offrire. Durante questo evento le varie aziende presenteranno gli sviluppi più recenti della progettazione di questi sistemi intelligenti di pilotaggio e, in particolare per quel che riguarda l’edilizia, si discuterà circa le potenzialità e i vantaggi di questa tecnologia che è sempre in via di aggiornamento e miglioramento.
Tra i tanti modelli, oggigiorno il migliore in assoluto risulta essere il
Phantom 2 Vision + V3.0. che ha conquistato il Crowdy Award 2015. I Crowdy Awards sono premi annuali concepiti per fornire ai consumatori indicazioni basate sulle opinioni dei consumatori reali su coloro che hanno comprato effettivamente un drone, l’hanno provato nella propria vita quotidiana hanno scelto di condividere la propria opinione con gli altri. Il Phantom 2 Vision+ non è certo uno dei droni radiocomandati meno economici, ma ha tutto quello che un quadricottero è in grado di offrire e senza dubbio adatto alle esigenze di chi non accetta compromessi. Classificato al primo posto tra tutti i droni ad uso professionale non tradisce le aspettative dei piloti più ambiziosi e ha il vantaggio, al tempo stesso, di essere associato ad un ottimo software,
Analist 2015, messo a punto da una nota azienda di Avellino che consente grazie al pacchetto integrato drone-software di essere una della migliori soluzione ai fini del rilievo topografico e catastale. Analist Group ha sviluppato, infatti,la soluzione completa per i topografi professionisti con l’obiettivo di semplificare e ottimizzare le operazioni topografiche di rilievo, elaborazione e progettazione. Infatti
Analist 2015 è un software che è in grado di importare e gestire le nuvole dei punti in ambiente Autocad e, pertanto, presenta tutti i vantaggi derivanti da tale ambiente grafico molto performante. Viene spesso associato a
Pix4Dmapper,
un software di post processione e di elaborazione dati per la generazione di nuvole di punti e modelli 3D georeferenziati. Dunque, oltre alla gestione dei rilievi topografici e catastali consente la gestione e creazione di modelli tridimensionali, calcolo dei volumi, la progettazione modelli 3D dai quali estrarre profili e sezioni
. Tutti “pazzi” per i droni multiuso ma attenti, ci sono scuole e regole. Per manovrare uno di questi sofisticati apparecchi ci sono delle leggi gestite da
ENAC, l’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile. La normativa ENAC per i “mezzi aerei a pilotaggio remoto” è entrata in vigore dal 30 aprile 2014 e interessa tutti gli operatori professionali: per poter effettuare quelle che vengono definite “operazioni specializzate”, è necessario essere autorizzati. Un operatore che intende utilizzare i droni deve rispettare l’iter in quattro step: ottenere il riconoscimento della propria organizzazione; il pilota del drone deve essere riconosciuto e in possesso del cosiddetto patentino; le macchine devono essere certificate e idonee; è obbligatorio un contratto di assicurazione in caso di danni contro terzi. E chi opera fuori dalle nome stabilite dalle vigenti normative rischia delle multe davvero molto salate. Ma il regolamento delle operazioni di volo emanato soltanto un anno fa pare sia già invecchiato e sente già la necessità di una emendazione. “
Da subito si è ragionato come migliorarlo per renderlo più vicino al mercato e alla realtà” – dichiara
Alessandro Cardi, dirigente della Direzione Centrale Regolazione Tecnica di ENAC. Molto positivo, a tale proposito, il confronto tra le Associazioni di droni civili e l’Ente, che si è impegnato a scrivere tutto nero su bianco e a completare il processo di emissione del nuovo Regolamento entro il maggio 2015. Il nuovo Regolamento verrà emesso attraverso una road map basata su una fase consultiva con tutti i player del comparto, ha spiegato Cardi: “
Dopo la ricezione dei commenti degli operatori, il nuovo Regolamento sarà pienamente operativo entro poco tempo. Il Forum è stata un’ottima occasione per un confronto ampio e approfondito, da cui sono emersi ulteriori stimoli e idee per rendere la normativa dei Sapr ancora più adeguata per tutelare la sicurezza dei cittadini e, insieme, la necessità degli operatori di lavorare con regole certe e ulteriormente semplificate”. Dunque ancora pochi giorni, o forse settimane, e l’aggiornato regolamento Enac sarà in vigore, con tantissime novità che rendono più facile operare con i droni alla luce del sole. [ads2]