Nel Varese il Don Giovanni di Mozart farà rinascere la grande vocazione culturale della città. Il prossimo 10 marzo allre ore 17, presso il Teatro Openjobmetis, tornerà in scena la grande opera lirica.
La regista Serena Nardi ha spiegato che quelloè stato il primo palcoscenico dove Verdi e Puccini rappresentavano le loro prime.
Successivamente però c’è stato un calo dell’offerta, dopo l’abbattimento del teatro cittadino. Adesso è risorto, anche grazie al contributo di giovani.
Infatti molti alievi del Liceo Musicale Manzoni sono stati coinvolti, assieme ad altri professionisti, nella realizzazione di questa opera.
Il sindaco Davide Galimberti ha dichiarato: “Il Comune nell’ultimo anno ha ovviamente sostenuto eventi culturali. Diventa però importante organizzarli in loco perché, per quanto non si voglia rifiutare l’acquisto di prodotti finiti, le risorse da investire sono sempre meno.
È quindi un elemento da sottolineare quest’inversione di tendenza, con la ricerca di autoprodurre l’offerta culturale. Una politica di piccoli passi sempre più necessaria”.
Daniele Piscopo, interprete ed aiuto regista, ha concordato: “L’opera è lo spettacolo più difficile e costoso, perché racchiude tutte le forme d’arte possibili, è danza e scenografia, non solo musica e recitazione.
Riuscire a farlo, utilizzando forze locali, è un qualcosa di ancora più grande, anche a livello sociale”.
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