21 Giugno 2018 - 14:51

EasyJoint, un passo avanti e dieci indietro

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EasyJoint, il parere del Consiglio Superiore della Sanità potrebbe bloccare il commercio della canapa autorizzato lo scorso maggio

Con il termine EasyJoint si tende ad indicare quella canapa la cui pianta ha un tasso di thc inferiore allo 0,2%, coltivabile senza autorizzazione ai sensi della circolare del Ministero delle Politiche agricole del maggio scorso. Il prodotto in questione – che ha ottenuto un discreto successo dalla sua entrata nel mercato – è stato oggetto delle critiche del Consiglio Superiore della Sanità che ne ha dichiarato la pericolosità nella vendita. Facendo riferimento a rischi generici dell’EasyJoint, il Consiglio ha quindi informato in Ministero della Salute su eventuali provvedimenti da prendere sulla sostanza in questione.

Pur contemplando conseguenze per quanto riguarda il consumo in base all’età, presenza di patologie, stati di gravidanza o allattamento, interazioni con farmaci, la presa di posizione sembra – ancora una volta – raggirare un ragionamento che nel nostro Paese si è sempre evitato di affrontare.
Analizzando la situazione da un determinato punto di vista, nonostante le giuste considerazioni sulla pericolosità, non si comprende perché lo stesso ragionamento non sia mai stato fatto con un qualsiasi altro farmaco facilmente fruibile. Per intenderci, i generici farmaci da banco possono essere considerati alla stregua dell’EasyJoint ed invece sono quelli più diffusi – e consumati con grande facilità – sul nostro territorio.

Allargando il campo e considerando una questione puramente pratica, si può dire che – al netto dell’impossibilità di debellare lo spaccio illegale solamente con l’introduzione del prodotto – l’EasyJoint sarebbe potuto diventare uno dei primi strumenti per un ragionamento più ampio in futuro. In sostanza, aggirando la diffusione fuorilegge, si sarebbe potuto togliere una fetta – seppur minuscola – alla gestione delle mafie sulla sostanza.

Concludendo, è evidente che questo intervento del Consiglio Superiore della Sanità metterà totalmente in dubbio la discussione sulla questione – che con passi da lumaca durati anni è arrivata solamente a contemplare l’EasyJoint fino ad ora – ed ulteriori evoluzioni sul tema, tanto sulla gestione delle organizzazioni criminali quanto sulla libera diffusione del prodotto, sembrano ancor più lontane rispetto al passato.

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