È uscito lo scorso 26 gennaio il sesto album in studio di Emma Marrone, “Essere qui”, che la cantante salentina sta presentando in tutta Italia attraverso un fortunatissimo instore tour
Andrà avanti fino al prossimo 9 Febbraio l’instore tour con cui
Emma Marrone sta presentando al pubblico il suo nuovo album,
“Essere qui”, in vendita nei negozi di dischi e nei digital store
dallo scorso 26 Gennaio.
L’album
L’album, prodotto dalla stessa Emma con
Luca Mattioni, arriva a due anni dal due volte disco di platino “
Adesso” e mostra una Emma solare e finalmente consapevole di se stessa. Il singolo di lancio,
“L’isola“, è accompagnato da un video girato a New York, simbolo della vocazione internazionale dell’interprete lanciata da Maria De Filippi nel 2009.
Verso il tour
Ascolti “
Essere qui” e subito ti vengono in mente i Palasport, perché è la dimensione live quella in cui Emma si sente più a suo agio. Nell’album, composto di 11 tracce,
non c’è una canzone che non ti venga voglia di cantare a squarciagola: pochissimi, e ben calibrati, sono i pezzi in cui si sente il bisogno di riprendere fiato: è questo, per esempio, il caso di “
Portami via da Te“, scritta per Emma da
Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, “
Le cose che penso“, nuova preghiera laica della luminosa
Erika Mineo (Amara) dopo i fasti di “
Per questo Paese” che ha portato la Marrone addirittura a sfiorare il premio “
Una canzone per Amnesty” nel 2015, e
“Coraggio” dalla sensualissima penna di
Naskà, (Alessandra Merola).
Malelingue
Tutti i pezzi dell’album, suonato tra gli altri dal “Ninja” dei Subsonica e Paul Turner dei Jamiroquai, potrebbero diventare dei
singoli dall’ottimo potenziale ma la canzone che più descrive Emma, la sua missione in questo momento è
Malelingue che, precisa lei,
non è una canzone contro gli haters, ma un manuale di istruzioni per sopravvivere alla giungla online“. Emma su questo ha le idee chiare e canta:
“Sotto effetto degli affetti mi difenderò da te”
Emma cantautrice
Per “Essere qui” Emma ha scritto un solo pezzo,
Sorrido lo stesso. Nella canzone, Emma mostra una decisiva
evoluzione nella ricerca dei suoni: dal pop delle sue prime composizioni qui osa fino a sfiorare il soul, grazie anche al sostegno di
Giovanni Caccamo e Alessandra Flora che hanno scritto con lei la musica.