Enrico Mentana è l’ospite a sorpresa della quarta puntata di EPCC, il late show condotto da Alessandro Cattelan.
Alla domanda “riesci ad avere momenti liberi in cui non ti squilla il telefono?“, il direttore del Tg La7 ironizza: “Sì, in quel caso vuol dire che o sono morto io o è morto il telefono“. Il fondatore di Open rivela che, chi è innamorato del giornalismo, si sveglia al mattino chiedendosi non cosa ci sia per colazione ma cosa sia successo nel mondo mentre dormiva. “Convivo col flusso di informazioni per tutta la giornata”, conclude.
Dall’intervista emerge che Mentana non vota, non guida e non è laureato. Le spiegazioni arrivano puntuali: “Non voto perché, facendo il lavoro che faccio, devo essere neutrale, come un prete. Non ho mai preso la patente perché Milano è piccola e concentrica e posso girarla con i mezzi. Non sono laureato perché mi sono laureato a tempo pieno nel mio lavoro: a venticinque anni sono entrato in un telegiornale e non ci sono mai uscito”.
Infine, il giornalista si cimenta con Cattelan nel gioco “Guess my hater“. In studio, vengono letti alcuni commenti cattivi, depositati sul web, e gli sfidanti tentano di indovinare a chi dei due è rivolto l’insulto.
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