Nato nel 1931 a Bergamo, il regista Ermanno Olmi è morto la scorsa notte ad Asiago, circondato dall’affetto dei suoi cari. Le parole del segretario Martina
Ermanno Olmi, il regista bergamasco di nascita, è morto questa notte nell’ospedale di Asiago. Tre giorni fa il ricovero per l’aggravarsi delle sue già deboli condizioni di salute. Nasce a
Bergamo il 24 luglio 1931, ma ben presto si trasferisce con la famiglia a
Treviglio. Inizia a star dietro una macchina da presa quando la madre, dipendente di un’azienda, gli affida le
attività ricreative dei dipendenti. Esordisce sul grande schermo con
Il tempo si è fermato, nel 1959. Nel 1978, quello che a detto di molti è il suo capolavoro,
L’albero degli zoccoli, che porta in scena per la prima volta il
dialetto. Alcuni dei suoi successi sono anche
Lunga vita alla signora! e
La leggenda del santo bevitore. Sono 14 in totale i
premi cinematografici ricevuti per i suoi lavori. Il segretario del PD
Martina scrive sul suo
profilo twitter: “Viene prima la dignità delle persone, poi c’è il mercato. Addio Maestro. E grazie dell’amicizia e dell’umanità”.