L’Europa aggira le sanzioni di Trump sull’Iran
Bruxelles è al lavoro per aggirare Trump e permettere all’Iran di esportare il petrolio. Nel frattempo, il prezzo di quest’ultimo cresce
L’Europa vuole continuare la sua partnership con l’Iran. Lo scorso maggio Washington aveva annunciato il ritiro “unilaterale” dallo storico accordo sul nucleare iraniano siglato nell’estate 2015. Inoltre, aveva annunciato che ci sarebbero stati vari round di sanzioni per chi avesse continuato a godere dell’accordo, di cui il prossimo dovrebbe essere a Novembre.
L’UE, invece, resterà impegnata nell’accordo sul nucleare con l’Iran, e sta lavorando a dei canali di pagamento atti a favorire l’esportazione del petrolio di Teheran. L’Alto Commissario per gli affari Esteri dell’UE, Federica Mogherini, lo ha annunciato alla fine di una riunione a margine dell’Assemblea Generale ONU.
“Consapevoli dell’urgenza e della necessità di risultati tangibili, i partecipanti all’intesa hanno accolto con favore proposte pratiche per mantenere e sviluppare canali di pagamento, in particolare l’iniziativa di istituire uno Special Purpose Vehicle per facilitare i pagamenti relativi alle esportazioni dell’Iran (compreso il petrolio) e alle importazioni, che assisterà e rassicurerà gli operatori economici che perseguono affari legittimi con Teheran. Inoltre, riconfermano il loro impegno per la piena attuazione dell’accordo.” questo quanto riportato da un comunicato stampa.
Uno degli effetti dell’escalation nello scontro fra USA e Iran si registra sul prezzo del petrolio. Non a caso, il prezzo del greggio schizza ai massimi da quattro anni. Ha addirittura sfiorato gli 81 dollari al barile (a 80,94) per la prima volta da novembre del 2014. Che sia il principio di un’ulteriore guerra?
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