Fatturazione elettronica, Bagnai suggerisce una “pausa”
Il senatore leghista preferisce lo stop e il mancato gettito piuttosto che la partenza della fatturazione elettronica. Ma i commercialisti sono in rivolta
La fatturazione elettronica tra privati torna a far discutere. Dopo la stroncatura da parte del garante della privacy, a meno di due mesi dalla sua obbligatorietà, Alberto Bagnai, presidente della Commissione Finanze del Senato, suggerisce una “pausa di riflessione“.
Uomo di punta per l’economia della Lega, Bagnai ha dichiarato: “Sulla fatturazione elettronica è auspicabile una riflessione più profonda, che non stravolga l’impianto della Manovra. Bisogna evitare di percorrere strade rispetto alle quali le autorità indipendenti hanno espresso un allarme che sarebbe irresponsabile trascurare. Il recente intervento del garante della privacy sul tema della fatturazione elettronica solleva problemi che non possono essere ignorati.”
“Nel bilancio dello Stato la sua adozione conterà maggiori entrate stimate in circa 2 miliardi di €. Se le date dovessero slittare, il Governo sarebbe in grado di reperire delle risorse finanziarie alternative? E, adesso, a chi gioverebbe, davvero, una proroga?” ha poi concluso.