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Figlia Mia, dal 22 Febbraio al cinema il nuovo film di Laura Bispuri

A tre anni dal successo di “Vergine Giurata”, Laura Bispuri tenta nuovamente la corsa all’Orso D’oro presentando alla Berlinale “Figlia Mia”, al cinema dal 22 Febbraio

Le speranze tricolori al prossimo Festival del Cinema di Berlino sono tutte riposte in Laura Bispuri che torna in concorso, a tre anni dal successo di “Vergine Giurata”, con “Figlia mia”. Il film, in sala dal prossimo 22 Febbraio, spinge l’acceleratore su una coralità tutta al femminile: al centro della vicenda ci sono infatti due madri, Tina (Valeria Golino) e Angelica (Alba Rohrwacher) che si contendono l’amore filiale della piccola Vittoria (interpretata dalla giovanissima Sara Casu, per la prima volta sullo schermo). “Le due donne” ha raccontato la Bispuri parlando dei personaggi della Golino e della Rohrwacher che, tra l’altro è tornata a lavorare con lei dopo i fasti dell’opera prima, “non potrebbero essere così diverse: Tina è una madre amorevole, che vive in perfetta simbiosi con sua figlia, Angelica, di contro, è una donna fragile e, di riflesso, una madre scombinata“. Nel turbinio di questa girandola di affetti e recriminazioni troviamo la piccola Vittoria, un personaggio sul quale la Bispuri dice: “l’estate interminabile in cui sembra essere ambientata la storia,  sarà per lei la prima grande prova del nove: potrà fare i conti con se stessa e con il mondo che la circonda”.

Ritorno a Berlino

“Il fascino del film sta in questo: le tre donne protagoniste si amanoma si respingono continuamente, e per questo crescono“, continua la Bispuri che poi si dice emozionata per il suo ritorno a Berlino, riconoscendo nel Festival tedesco una grande vetrina.

Donne a confronto

Come detto, Tina e Angelica sembrano due anime tutt’altro che gemelle. La prima è la tipica, affettuosa mamma chioccia, disposta a tutto pur di difendere i suoi cuccioli (“Tu Vittoria non la vedi più. Vittoria è mia figlia”, dice la donna alla sua controparte, nel trailer). Angelica, invece, non sembra ancora pronta per fare la madre, essendo rimasta bambina lei stessa: tutta la sua imperturbabile inconsapevolezza, vibra in una scena in cui la donna, coinvolge la piccola Vittoria in un ballo scatenato, sulle note del successo di Gianni Bella Questo amore non si tocca (1981), canzone portante del film.
Riccardo Manfredelli

Lucano, laureato presso l'Università degli Studi di Salerno. Giornalista pubblicista dal 10 Agosto 2020; Mi piace più ascoltare che parlare, più fare che mostrare. Nutro una passione smodata per tutto ciò che è Pop, per tutto ciò che è spettacolo. Su Zon.it scrivo principalmente di Cinema e Tv.

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