Il neo ministro all’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, delinea quella che sarà la sua prospettiva futura per l’istruzione italiana. Già come vice ministro aveva detto la sua sui fondi per la scuola e l’Università. Ora da ministro non rimangia la parola data: “Due miliardi per la scuole e uno per l’Università entro Natale o mi dimetto“.
Queste le parole di Fioramonti al Corriere della Sera: “Ci vogliono investimenti subito, nella legge di Bilancio: due miliardi per la scuola e uno almeno per l’università. Lo dico da ora: se non ci saranno, mi dimetto“. Ed aggiunge: “Non c’è tempo da perdere per cambiare servono fondi, siamo uno dei Paesi europei che spende di meno per la scuola. Non possiamo continuare ad avere ricercatori precari di 45 anni, o professori non di ruolo che cambiano ogni due mesi. Ci vuole prospettiva e continuità“.
Ed alla domanda su come fare per recuperare tre miliardi da investire, ha risposto: “Non voglio togliere soldi a nessuno. Vorrei delle tasse di scopo: per esempio sulle bibite gasate e sulle merendine o tasse sui voli aerei che inquinano. L’idea è: faccio un’attività che inquina, ho un sistema di alimentazione sbagliato? Metto una piccola tassa e con questa finanzio attività utili, la scuola e stili di vita sani“.
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