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Il fiuto dei cani, che ruolo potrebbe avere all’interno della battaglia contro il Covid-19? A quanto pare i nostri amici a quattro zampe potrebbero svolgere in futuro una parte da protagonista nell’ambito caccia al Coronavirus. L’idea è appunto quella di una caccia al contagio, grazie all’utilizzo di alcune specie canine specializzate nel fiuto.
Dopo i cani anti droga, potrebbero esserci quelli anti Covid-19, da impiegare soprattutto in luoghi pubblici e a maggiore possibilità di assembramento. Il fiuto di fido potrebbe infatti fornire un valido supporto all’uomo nell’individuazione di casi positivi. All’ipotesi stanno lavorando diversi istituti universitari e l’equipe dei Medical Detection Dogs. Si tratta di un ente non profit britannico che sta finanziando la ricerca e fornendo i primi test da fiuto canino.
L’impiego dei cani, potrebbe inoltre rappresentare un primo screening non invasivo nella ricerca ai casi positivi. Assunto al quale stanno lavorando tre atenei congiunti, il centro studi Mdd, la London School of Hygiene e l’università di Durham. Sulla scia del grandissimo supporto che il fiuto dei cani ha dato nella lotta contro il cancro, la ricerca coordinata tra le tre università potrebbe aprire un nuovo spiraglio nell’era Coronavirus.
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