Il 1 Ottobre il rapper Salmo ha pubblicato Flop, la sua ultima fatica dopo tre anni dallo straordinario successo di ‘Playlist’, vincitore di sei dischi di platino.
Per il suo ultimo lavoro, uno dei più importanti e influenti artisti all’interno del panorama rap italiano ha optato per una strada radicalmente diversa, andando a creare una fusione tra l’anima di Salmo più rap e quella rock, pop e elettronica.
Come lo stesso Salmo ha confessato, Flop è nato durante il periodo della pandemia, un periodo che ha messo alla prova molti artisti, considerando la situazione di stallo dovuta alla pandemia. Nelle sue Instagram Stories egli ha scritto: “Flop è nato a marzo del 2020, figlio di lockdown e pandemia globale. Il primo pezzo che ho scritto è A Dio. In quel periodo mi sentivo completamente destabilizzato, come tutti. Cancellarono il tour mondiale per la pandemia e come se non bastasse il rapporto con la mia ex finì da lì a poco. Sono sprofondato in un buco nero e non mi vergogno a dire che ho dovuto fare un ciclo di psicofarmaci per riprendermi.
Ero completamente fuori di testa. Non faccio l’elenco di tutte le cose successe in questo lungo periodo di attesa, ma vi assicuro che ho rischiato di perdere la salute mentale. Può sembrare banale, ma questo disco mi ha salvato la vita! Scrivo questa cosa per farvi capire che non è tutto così semplice come sembra. Questo disco è scritto con il sangue. Fatene buon uso”.
Nonostante Salmo abbia brancolato nel buio durante la stesura di quest’album, esso è un disco dissacrante e completamente ironico. Flop è un disco che si interroga su un tema considerato, all’interno della società contemporanea ossessionata dal raggiungimento dell’eccellenza e dell’efficienza a qualunque costo, quasi una sorta di “argomento proibito”: ossia quello del fallimento e di tutte le sue contraddizioni.
Ad accompagnare il rapper sardo in questo viaggio vi è la triade composta da: Marracash con “La chiave”, Gué Pequeno con “YHWH”, Noyz Narcos con Ghigliottina” e, infine, Shari con “L’angelo caduto”.
Non a caso, la stessa copertina di “Flop”non è altro che un rimando al dipinto di Alexandre Cabanel,“L’angelo caduto” del 1868,raffigurante un Lucifero nel momento della sua caduta.
Questa volta, Salmo ha deciso che era il momento di affrontare la sua paura, che in fondo altro non è che la paura più grande di ogni artista: il fallimento all’interno di un mondo dominato “dal materialismo e dal capitalismo”, dominato dalla ricerca di perfezione e like, dal desiderio di raggiungere la fama a qualunque costo e utilizzando ogni mezzo, dove la forma conta più della sostanza e, dove è necessario principalmente apparire piuttosto che essere. In poche parole, una perfezione illusoria in quanto non realistica e non aperta all’occasionale, umano ed inevitabile insuccesso.
Come è stato già detto, il punto vincente di Flop sta nella sua onestà. Salmo vince questa nuova sfida artistica permettendo a sé stesso e al suo pubblico la possibilità di sbagliare, potendo così essere di nuovo umani .
Di seguito, ecco la tracklist completa di “Flop”:
Antipatico
Mi sento bene
Criminale
Ghigliottina
In trappola
La chiave
Kumite
Che ne so
YHWH
HELLVISBACK2
A Dio
Fuori di testa
Marla
L’angelo caduto
Vivo
Flop
Aldo Ritmo
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