24 Novembre 2021 - 10:48

Freddie Mercury: trent’anni senza il re del rock

Freddie Mercury

Freddie Mercury: trent’anni fa si spegneva il cantante, divorato dall’Aids, una malattia che contrasse per amore di uomo

Era il 24 novembre del 1991 e, a Garden Lodge, nella sua villa di Londra,  si spegneva l’archetipo, il modello, il re indiscusso del rock: Freddie Mercury.

La storia

Classe 1946, Freddie Mercury  è stato un cantautore, compositore, musicista e polistrumentista britannico di origini parsi. Viene ricordato per il suo talento vocale e musicale, per la sua presenza carismatica e scenica, per la sua grinta nel cantare qualsiasi canzone.

Numerosi sono i riconoscimenti che vanta il cantante:

-Come membro dei Queen venne inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2001;

-Come singolo artista entrò a far parte della Songwriters Hall of Fame nel 2003;

-Nel 2008 la rivista statunitense Rolling Stone lo classificò 18° nella classifica dei migliori cento cantanti di tutti i tempi;

-Nel 2009 la sua voce venne classificata come una delle voci più belle e più adatte al rock.

Discografia

Capelli neri, sorriso dirompente, fascino senza eguali, Freddie Mercury ha prodotto un corredo musicale degno di nota e di attenzione:

Con i Queen

1973 – Queen

1974 – Queen II

1974 – Sheer Heart Attack

1975 – A Night at the Opera

1976 – A Day at the Races

1977 – News of the World

1978 – Jazz

1980 – The Game

1980 – Flash Gordon

1982 – Hot Space

1984 – The Works

1986 – A Kind of Magic

1989 – The Miracle

1991 – Innuendo

1995 – Made in Heaven

Da solista

1985 – Mr. Bad Guy

1988 – Barcelona (con Montserrat Caballé)

Vita privata e morte

Dopo una relazione tra il 1969 e il 1970 con Rosemary Pearson, collega di corso all’Ealing College Of Art, Mercury iniziò un serio rapporto con Mary Austin, convivendo con lei per circa sette anni in Victoria Road.

Nei primi anni settanta, Freddie cominciò ad avere le prime consapevolezze del proprio orientamento sessuale, espresse poi in un’intervista del dicembre 1974 al New Musical Express, in cui dichiarò di essere «gay come un narciso».

In un’intervista del 1985 Mercury ha dichiarato, a proposito della prima moglie: «Tutti i miei amanti mi chiedono perché non possono sostituire Mary, ma questo è semplicemente impossibile. Lei è la mia unica amica e non desidero nessun altro. Per me è come se fosse mia moglie».

Ed è proprio a lei che dedica un capolavoro immortale, una delle canzoni d’amore più belle di tutti i tempi, “Love of my life”: “Amore della mia vita, mi hai ferito/ mi hai spezzato il cuore e ora mi lasci…”

Dopo innumerevoli storie Freddie Mercury trova il vero amore: è il parrucchiere Jim Hutton, l’uomo che risultò anch’egli sieropositivo nel 1990 e che morì di cancro nel 2010. Visse con Mercury nella Garden Lodge per gli ultimi anni della vita del cantante.

“Si può essere tutto ciò che si vuole, basta trasformarsi in tutto ciò che si pensa di poter essere.” Ed è proprio così che Freddie Mercury ha fatto: è nato come Re del Rock ed è morto come leggenda, come Dio immortale, come sostanza fluida e viva che batte ancora e per sempre nei nostri cuori sonori, altisonanti, festosi, innamorati perdutamente di lui, delle sue parole, della sua eterna musica e del suo furore.

Alziamo gli occhi al cielo: lui è lì, è protagonista di tutti i palchi del mondo metafisico e non. È eterno.

Freddie Mercury è per sempre.