1 Luglio 2022 - 18:02

Fuorigioco semi-automatico, come funziona? Un chip cambierà tutto

Rivoluzione nel mondo del calcio. La tecnologia permetterà di controllare più chiaramente le situazioni off-side

Nel mondo del pallone si sta attuando una vera e propria rivoluzione negli ultimi dieci anni. Da quando si è deciso di inserire in questo sport anche la tecnologia, si sono fatti passi in avanti davvero importanti. Il primo upgrade utile è stato la “Goal Line Technology“, indispensabile per determinare se la passa oltrepassasse interamente la linea della porta e quindi si fosse segnato. Famosissimo il gol fantasma di Lampard al Mondiale del 2010, non visto dall’arbitro anche se aveva oltrepassato la linea.

Successivamente, oltre ad altre modifiche sul regolamento, emerse che l’arbitro a volte non aveva i mezzi per poter valutare ogni singola azione di gioco. Vuoi per posizione o per ostacoli visivi o percezione, gli errori arbitrali potevano capitare anche in quantità elevata. Proprio per questo si decise di intervenire ancora una volta utilizzando la tecnologia. Si decise quindi di sperimentare il VAR (Video Assistant Referee). Ciò permette a due ufficiali di gara di fornire assistenza video all’arbitro in campo, esaminando le situazioni dubbie della partita tramite l’ausilio di filmati.

Il fuorigioco, la regola principe del calcio

Tutti sappiamo cosa sia il fuorigioco (o almeno si spera). Nel caso aveste qualche defaillance momentanea, forse sarebbe meglio rispiegarla a dovere. La regola del fuorigioco stabilisce se a un giocatore è consentito ricevere palla in base alla sua posizione in campo. Infatti si dice che l’atleta è “in gioco” quando in linea con il penultimo avversario o con gli ultimi due avversari. Può essere considerato ultimo avversario anche il portiere rivale, basti che chi riceva palla si trovi sulla stessa lunghezza di due giocatori nemici. Nel momento in cui un compagno passi la palla ad un calciatore che si trova oltre le specifiche evidenziate prime viene chiamato il fuorigioco.

Di recente, la regola del fuorigioco è stata aggiornata. Infatti nel regolamento è stato inserito anche il fuorigioco attivo. Questa fattispecie prende in considerazione anche i giocatori che pur non ricevendo il pallone tra i piedi, svolgono ruolo attivo e determinando l’azione partendo da posizione di fuorigioco. In quel caso l’arbitro verrà chiamato comunque a fermare il gioco.

Che cos’è il fuorigioco semi-automatico?

Ed eccoci quindi alla novità che potrebbe rivoluzionare nuovamente il calcio. Oggi infatti la FIFA ha annunciato tramite un comunicato ufficiale l’introduzione del fuorigioco semi-automatico al prossimo Mondiale in Qatar. Ciò consiste nell’inquadrare immediatamente e con assoluta esattezza la posizione dei giocatori in campo, grazie all’ausilio di 12 telecamere, montate sotto il tetto dello stadio per tracciare la palla, e fino a 29 punti dati di ogni singolo giocatore.

Tutto ciò sarà possibile anche grazie all’ausilio di un nuovo pallone studiato con Adidas e vari partner, chiamato ‘Al Rihla‘. Questa sfera avrà al suo interno un chip, il sensore dell’unità di misura inerziale (IMU), che invierà alla sala operativa video i dati rilevati 500 volte al secondo. In questo modo si avrà un quadro chiaro su ogni relazione possibile dall’impatto sulla palla al ricezione. Questi dati, insieme a quelli video, tracciano perfettamente tutta la posizione dei partecipanti in campo. Una volta che un calciatore entri in fuorigioco, la nuova tecnologia lancerà un allarme in sala video in modo automatico.