18 Novembre 2021 - 18:34

Un futuro senza calcio: i 10 lavori più assurdi di ex calciatori

calcio, asprilla

E’ stato uno sporco lavoro, ma qualcuno doveva pur farlo: Zon.it ha selezionato per voi le 10 storie più incredibili dal mondo della pensione dorata (?) dei calciatori. Cosa fa un giocatore quando si ritira?

La carriera da calciatore professionista, si sa, ha una data di scadenza per tutti, e sono in tanti a decidere di chiudere definitivamente con questo sport dopo aver appeso gli scarpini al chiodo.

Proprio in questi giorni, la leggenda del Betis Siviglia Joaquin, ricordato da queste parti per una breve parentesi alla Fiorentina, ha annunciato ufficialmente il ritiro, rilasciando alcune curiose dichiarazioni ad Antena 3: nell’intervista andata in onda sull’emittente spagnola, infatti, lo spagnolo ammette che in futuro gli piacerebbe esordire nel mondo del porno.

Un divertente aneddoto che ha ispirato questa lista, selezionata dalla redazione sportiva di Zon.it, sui 10 lavori più assurdi di ex calciatori.

1) Il tuttofare Dhorasoo

Alzi la mano chi ricorda le gesta in tinte rossonere di Vikash Dhorasoo? Bene, neanche noi. Il francese di origini mauriziane, però, ha saputo distinguersi per un post carriera tutt’altro che noioso.

Prima l’esordio nel mondo del poker semi-professionistico, che secondo le stime di Wikipedia gli avrebbe fruttato più di 527.454 dollari.

Ma non è finita qui: Dhorasoo ha tentato anche la scalata politica in Francia, candidandosi nel 2020 come sindaco di Parigi. Avventura naufragata senza che il giocatore riuscisse a raggiungere l’ambita posizione nella Ville Lumière.

2) Il sindaco Kaladze

E per un tentativo politico fallito, c’è stata un’elezione sorprendente e perfettamente riuscita qualche kilometro più ad est. Si tratta del sindaco di Tbilisi, capitale della Georgia, Kakhaber Kaladze.

Sparring partner nel Milan dominatore d’Europa, Kaladze ha saputo reinventarsi in ambito politico prima come ministro dell’Energia e delle Risorse naturali, e poi proprio come primo cittadini della capitale georgiana.

3) Da Brema alla WWE: Tim Wiese

Non solo giacca e cravatta, qualche ex stella europea ha preferito lasciare il calcio per provare nuove esperienze sportive: è il caso di Tim Wiese, storico numero 1 del Werder Brema, diventato prima culturista e poi wrestler.

Debutta nella WWE nel 2016 con il ring name The Machine, vincendo, tra l’altro, contro Bo Dallas e i The Shining Stars.

4) Lo stupefacente Bresciano

Un’esultanza indimenticabile per uno dei giocatori più amati della storia recente del Palermo: Mark Bresciano si è lanciato in un inusuale quanto interessante business.

L’ex “statua” della Serie A, infatti, è diventato imprenditore, lanciando la propria produzione di cannabis.

5) Provaci ancora Victor!

Anche l’ex storico estremo difensore del Barcellona Victor Valdes ha deciso di dedicarsi al business, sviluppando un’idea alquanto curiosa.

Il portiere spagnolo ha investito nel settore tecnologico, dando vita ad una nuova app di incontri in collaborazione con l’Università di Barcellona.

“Hola” il nome della creatura di Valdes, nel caso qualcuno ci stesse facendo un pensierino.

6) Le mille e uno qualità di Faustino Asprilla

Tra follie e prodezze, Faustino Asprilla è una di quelle personalità che ha saputo trovare il modo di far parlare di sé anche dopo il ritiro.

L’ultima trovata del funambolico calciatore colombiano si iscrive di diritto nella lista delle attività imprenditoriali più stravaganti: il buon Asprilla, infatti, ha inaugurato una linea di preservativi chiamata “Tino”. Un piacevole amarcord agli antichi fasti da sciupafemmine dell’ex Parma .

7) Il santo West

Dal piacere delle carni alla spiritualità, tra gli ex calciatori c’è anche chi ha scelte di investire il proprio tempo, e denaro, nella fede. E’ il caso dell’ex Inter e Milan Taribo West, più volte al centro di polemiche sulla sua vera età, e ora autoproclamato pastore pentecostale.

West ha anche inaugurato una chiesa nella periferia di Milano chiamata “Shelter in the Storm”.

8) Chi l’ha dura la vince: George Weah

E dopo sindaci, aspiranti e non, è la volta di un campione divenuto Presidente: il primo Pallone d’Oro della storia africana, la leggenda rossonera George Weah, è stato eletto ufficialmente primo ministro del suo Paese, la Liberia.

L’impegno politico e sociale di Weah sono noti fin dalla sua militanza italiana: la prima candidatura a Presidente della Liberia arriva già nel 2005. Il tentativo vincente, però, sarà solo l’ultimo avvenuto nel 2018.

9) Lo strano caso del detective de Zeeuw

In uno scenario alla NCIS e Cobra 11, non mancano nelle più assurde carriere post ritiro esempi di giocatori divenuti poliziotti. E’ il caso di Arjan De Zeeuw, difensore dal passato tra Olanda ed Inghilterra, ora a tutti gli effetti detective della polizia olandese.

Chissà se il roccioso De Zeeuw ha avuto la chiamata della giustizia proprio in un piovoso martedì sera a Portsmouth.

10) Dai Red Devils alla Chiesa d’Irlanda: Phil Mulryne

Una chiamata d’altro tipo, invece, riguarda le gesta di Philip Mulryne, centrocampista nordirlandese con un passato anche nel Manchester United.

Come Taribo West, anche Mulryne ha deciso di dedicare anima e corpo alla fede, compiendo però un percorso ecclesiastico più standard e divenendo nel 2016 sacerdote cattolico.