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Genova deve fare i conti con un ricordo doloroso, quello del crollo del Ponte Morandi. Lo scorso 14 agosto la caduta parziale del Viadotto Polcevera, ha provocato 43 morti e 566 sfollati. In meno di un anno sono stati ultimati i lavori di ricostruzione, entro la settimana infatti è attesa la chiusura ufficiale del cantiere per la riedificazione del ponte.
“Qualcuno ha detto che è un miracolo, ma non lo è. Questa è la normalità” sono le dichiarazioni di Renzo Piano, architetto che ha lavorato al progetto, rilasciate a Fabio Fazio nel corso della trasmissione Che tempo che fa. L’appello dell’architetto è quello di non lodare quello che sembra un modello di eccellenza italiana, poiché ricostruire e rifarlo nei tempi giusti dovrebbe essere la regola e non l’eccezione.
Secondo Renzo Piano “l’Italia sa fare queste cose. È triste che sappia farle solo in condizione di emergenza”. Nelle prossime ore salirà l’ultimo impalcato della struttura rilasciando nelle mani dei cittadini di Genova il nuovo Ponte Morandi. La struttura lunga 1.067 metri e alta 1.500 metri, poggia su ben 18 pile e avrà il compito di rielaborare il volto di Genova.
“Spero che diventi l’esempio di come deve ripartire l’Italia, con regole semplici, nuove, con coraggio e voglia di assumersi responsabilità” ha scritto il sindaco di Genova, Giovanni Toti sul suo profilo Facebook. La città di Genova con la ricostruzione del viadotto si erge a simbolo della ripartenza e coincide perfettamente con la cosiddetta Fase 2.
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