12 Febbraio 2019 - 09:39

Gianluca Ginoble de Il Volo: una dedica speciale per il suo compleanno

Gianluca Ginoble

Gianluca Ginoble de Il Volo ha compiuto 24 anni. L’artista ha ricevuto gli auguri da parte di tutto Il Volovers, i fan ufficiali de Il Volo. Tantissime le lingue, unico il messaggio, quello di un sincero e sentito “Buon compleanno”. Tra i numerosissimi post in rete a noi di Zon.it ha colpito una dedica davvero speciale ed originale

Gianluca Ginoble, il baritono de Il Volo, trio classificatosi terzo in questa 69esima edizione del Festival di Sanremo, ha festeggiato ieri i suoi 24 anni. L’affetto dei fan si è fatto sentire dalle prime ore del mattino. Fan, amici e addetti ai lavori (seri) con post, tweet ed Instagram stories hanno riempito di auguri bacheche, pagine e diari social.

Gianluca Ginoble non deve essersi fatto sfuggire una dedica davvero unica, giunta da nonna Maura. Maura è una scatenata ed energica donna romana di 87 anni, molto affezionata ai ragazzi de Il Volo e al cantante abruzzese in particolare. Se vi siete persi il racconto dall’incontro con il gruppo e nonna Maura, cliccate qui.

Nel giorno del compleanno di Gianluca Ginoble, nonna Maura ha ben pensato di ricorrere alle sue doti scrittorie e poetiche per comporre una lirica bellissima in onore del giovane talento:

“Oggi Gianluca compie 24 anni e nonna Maura pubblica un omaggio in suo onore, alquanto fuori degli schemi….Ringrazio Trilussa e Cesare Pascarella, per il loro prezioso insegnamento… :)”

ER PRINCIPE D’ABBRUZZO

Er Principe d’Abbruzzo è un ber fijetto
che pare propio fatto cor pennello,
cià li capelli ricci e l’occhio bbello,
‘na voce greve je nasce drent’ar petto.

Er Principe d’Abbruzzo sta a Roseto,
anzi a Montepagano, ‘na frazzione,
ce vengheno le donne in processione
manco fosse er Santuario de Loreto.

Su la piazza der bar ce sta su’ nonno
che er traffico dirigge de la ggente,
in modo de fà che, velocemente,
tutti possino avè quello che vonno.

Le donne vonno véde er Principino,
fasse li serfi, baciallo ed abbracciallo,
se so’ svejate all’arba, con er gallo,
se so’ portate pe’ i serfi er bastoncino.

Nonno chiama er nipote ar cellulare:
«m’arcummann» je dice «vie’ ggiù presto!
Nun so’ venuti a véde nonno Ernesto,
mica je posso di’ ch’oggi stai ar mare!»

Brutto tempo faceva… E mo’ c’è er sole!
Defatti ariva lui, con un soriso,
le braccia aperte… tutte in paradiso!
ogni donna ciavrà quello che vole…

Li regazzini stanno a fa’ caciara…
Er Principe ne arza quarcheduno
e se lo tiene in braccio, un po’ per uno,
le madri a fa’ le foto fanno a gara.

L’ommini vonno vède er panorama
da la terrazza, l’arco e la panchina,
der posto la più mejo cartolina
che la bertà der luogo oggi proclama.

Così se svorge er solito rituale,
d’autografi, d’abbracci e de discorzi,
è pe’ questo che tutti so’ qui accorzi
e pe’ Montepagano ormai è normale.

S’è fatto bbuio, ‘a ggente torna a valle
Co’ l’auto, er caravàn, coi motorini,
le donne hanno pe’ mano i regazzini,
li mariti cor pupo su le spalle.

Le regazzine ggiovani, estasiate,
già stanno drent’ar bus, che mo’ s’avvia…
Ritorneranno presto… in ferovia,
nun cianno voja d’aspettà l’estate!…

MORALE DEDICATA ALLE DONNE

Chi c’è annata ce vole ritornà,
chi nun pò.. se l’immaggina ner sogno,
perché ciavemo tutte ‘n gran bisogno
dar Principe de facce coccolà!

A.E: Come l’è venuta l’idea di scrivere un componimento per Gianluca Ginoble?

M.P: “Non è la prima volta che scrivo poesie in romanesco. In un certo periodo della vita ho scritto molti sonetti, alcuni pubblicati in un giornale umoristico locale”.

A.E: Le andrebbe di accennarci alcuni dettagli sulla metrica scelta in fase di scrittura?

M.P: “Scrivo sempre in endecasillabi, rispettando le regole della metrica. Quando ho scritto per Gian la mia quartina,  mi è venuta a rime incrociate (A B B A) e sono riuscita a mantenere così tutte le successive”.

Quello di nonna Maura ci sembrava un bellissimo esempio da segnalare nel dilagare delle polemiche del post Festival. Questo genuino gesto nei confronti dell’artista dimostra quanto le persone comuni si sentano vicine a questi ragazzi che oltre ad essere degli straordinari interpreti, sono umili e professionali e questo Sanremo lo ha insegnato a tutti molto più del 2015.

Senza troppe remore si potrebbe dire che è stato questo il Festival de Il Volo, usciti vincitori sotto ogni punto di vista. Hanno raggiunto l’obiettivo di festeggiare i 10 anni di carriera, sono arrivati al cuore di chi ancora non li conosceva ed hanno fatto ricredere chi da sempre li aveva infangati. Bravi ragazzi. Brava nonna Maura.