20 Luglio 2018 - 14:02

Giffoni 2018, Bocelli: “il talento? predisposizione biologica”. E parla della Trap

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Giffoni 2018, Andrea Bocelli parla ai ragazzi del talento e dell’impegno. “Predisposizione biologica che incatena”, dice. E parla della Trap

Giffoni 2018, il primo grande incontro della giornata di apertura del festival ha visto protagonista Andrea Bocelli che ha risposto alle domande di giurati ed estimatori estremamente curiosi. Tantissimi gli argomenti toccati: fra questi, inaspettatamente, anche i generi musicali più d’impatto sulle generazioni attuali. “Sono colpito dal fatto che l’invito al festival arrivi proprio dai ragazzi.” – dice – “Loro sono i nuovi orizzonti e sono qui ad imparare dalle loro esperienze e dalle loro domande. Personalmente sono un fan dei quesiti più che delle affermazioni: le certezze portano al fanatismo. Preferisco il dubbio”.

Duetti col pop: quell’incontro con Ed Sheeran

E la sua attenzione alla curiosità non è stata smentita dagli spunti di riflessione forniti con estrema naturalezza a questo primo incontro del Giffoni 2018. Sui suoi duetti con artisti più attuali, Andrea Bocelli spiega: “Le collaborazioni sono fondamentali per imparare e mi sento fortunato quando ho possibilità di farne. Quando Ed Sheeran è venuto a casa mia per farmi capire come desiderava che cantassi la sua Perfect, mi sono sentito arricchito. Sulle contaminazioni invece sono più critico: non è sempre necessario. Se si ama un genere bisogna cantarlo rispettando i suoi canali comunicativi”.

Per quanto riguarda invece l’Opera e l’approccio che i giovani possono avere al genere, Bocelli consiglia il teatro. “Andarci è fondamentale, anche senza l’eleganza che solitamente si vede in sala che in realtà non è necessaria. L’Opera è il paradiso della musica e deve essere lo spettacolo ad essere sfavillante per i suoi spettatori, non il contrario. Il cast è sicuramente fondamentale per apprezzarla. Sicuramente tanto fa anche l’informazione: molti cantati del passato che hanno fatto grande il genere sono italiani ed è cultura generale, soprattutto per un italiano, conoscerli”.

Una giurata si commuove

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Toccante la commozione di una giurata durante l’incontro. La ragazza, scoppiata in lacrime poco prima di porre la domanda ad Andrea Bocelli, è stata invitata dal cantante a salire sul palco. “Lei dice che è una questione di talento” – ha detto la ragazza – “ma senza l’amore il talento appassisce. Quando è nato il suo?”. Il cantante non ha dubbi: si è trattato prima di tutto di una predisposizione biologica che lo ha incatenato da subito alla musica. “Nasce tutto da quando ero bambino, ma con estrema naturalezza. Ho sempre cantato per me, non ho mai pensato ad una carriera. Volevo vivere di musica, ma questa consapevolezza è sopraggiunta solo dopo”. 

Bocelli e la Trap

In un contesto così giovane, però, era inevitabile che si parlasse di un genere che sta spopolando fra i più giovani: la trap. In particolare si è discusso sull’utilizzo dell’auto tune per modificare e correggere la voce. “Personalmente non voglio che la mia voce venga cambiata dall’auto tune, ma non sono contrario alla trap. Nella vita non sono mai contrario, piuttosto sono a favore di altre cose. Se l’auto tune permette a qualcuno di realizzare dell’arte, allora ben venga”.

Vivere di musica in Italia

Sulla convinzione che in Italia non si possa vivere di musica, specialmente di lirica, Bocelli dice: “vengo da una famiglia che ha visto la musica solo come un hobby fino a quando non ne ho fatto la mia carriera. A mio padre dicevo “voglio cantare” e lui mi rispondeva “sì, e poi?”. Ho studiato giurisprudenza per farlo contento, ma nella vita ho fatto altro. Conta la volontà e conta seguire le proprie inclinazioni. Quelli che ce la fanno poi hanno una carriera lunga e gratificante, quindi continuate a studiare e a non arrendervi”.

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