Casa dolce casa. Il 62,5% dei giovani tra i 18 e 34 anni non lascia il nido e rimane con mamma e papà
Casa dolce casa. Il 62,5% dei giovani tra i 18 e 34 anni non lascia il nido e rimane con mamma e papà. Le ragioni di questa preoccupante tendenza sono da ricondurre alla mancanza di lavoro e alle basse retribuzioni
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Per gli under 35 quello attuale non è un buon momento storico. Sono stati definiti bamboccioni, mammoni, pigri e senza voglia di fare figli e mettere su famiglia. Ma la casa paterna è un luogo così sicuro, familiare, perchè abbandonare la propria confort zone per buttarsi nel mondo reale da soli e senza alcun appoggio? Meglio il nido di mamma e papà.
Ma non tutti la pensano così, come hanno dimostrato le ultime proteste a cui abbiamo assistito in ordine di tempo, e che hanno visto un nutrito gruppo di cittadini, in maggioranza donne, rivolgersi contro il Ministero della Salute affermando che non è la mancanza di voglia che li tiene lontano dal fare figli, bensì la mancanza di lavoro. Già, il lavoro, l’annoso problema che affligge la nostra generazione, un’utopia a cui hanno smesso di credere un po’ tutti e che vede nei nostri genitori gli ultimi privilegiati in grado di usufruire di questo sacrosanto diritto.
La sempre bene informata Istat ci fa infatti sapere che ben il 62,5% dei giovani tra i 18 e i 34 anni vive ancora a casa di mamma e papà.
Quasi 7 milioni di individui che non schiodano dalla magione paterna pensando che fuori di essa ci siano solo i lupi ad attenderli. Il punto è che, se ci fossero i lupi sarebbe già qualcosa: li fuori non c’è proprio niente. Ed ecco quindi che di questo 62,5%, il 35,5% è composto da studenti, il 29,7% da disoccupati, e ben un inquietante 31,8% è costituito da giovani che si ce l’hanno un lavoro, ma è talmente precario e malpagato da far loro preferire la permanenza a casa dei genitori.
Volendo approfondire questi numeri, le donne si confermano quindi più temerarie dei coetanei maschi, con un 56,5% di donzelle che preferiva le sottane di mammà a fronte di un 68,2% di uomini che sceglieva di rimanere nella casa paterna (dati del 2015).
Riguardo alla distribuzione sul territorio, la percentuale più alta si rileva al sud, con un 67,8%, ma centro e nord non sono certo più virtuose del meridione d’Italia: 61,4% al centro e 58,1% al nord. Insomma, più tardi si acquista la propria indipendenza e sempre più tardi si pensa a sistemarsi e fare figli. Come sono state stravolte le stagioni, così anche le età della vita sono state completamente riscritte. A 30 anni ci si sente ventenni, a 50 si pensa come dei 30enni mentre a 60 si pensa a mettere la testa a posto.
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