Giulio Paolini- Teorie dell’Apparenza è la mostra che sarà esposta a Milano, alla Galleria Fumagalli, in mostra fino al 14 aprile.
Curata da Annamaria Maggi, questa mostra esalta il valore di un artista classico, ma che ha sempre nuovi spunti di riflessione e che non è mai autocelebrativo.
La sua opera, che non era mai stata visibile in pubblico, adesso viene esposta appesa solo da un lato, su una parete, adagiata sul pavimento.
L’esposizione comprende 12 opere, disegni e tele degli anni ’70, dalle forme geometriche e squadrate ed altri dedicati al Teatro ed alla Letteratura, verso gli anni ’80, che trasformano l’autore in spettatore.
Inoltre, nei suoi lavori post anni ’80, viene ispirato dai soggetti di altri artisti che vengono ingranditi, come quelli di Jean-Antoine Watteau con L’Indifférent, (1992), e si è interrogato sul concetto di grandezza.
Di recente un’altra opera di Paolini, “Estasi di San Sebastiano” è stata accolta presso l’Accademia Carrara di Bergamo per la mostra “Raffaello, l’eco del mito”.
Come Bergamo, anche la Fondazione Cosso, “Fausto Melotti. Quando la musica diventa scultura” e “Carta Bianca. Capodimonte Imaginaire” allestita fino al 17 giugno al Museo e Real Bosco di Capodimonte
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