16 Maggio 2018 - 13:37

Governo, cosa frena realmente M5S e Lega

Governo Province

Governo e trattativa M5S – Lega. Oltre i temi, una questione prettamente politica con possibili ripercussioni nell’ambito elettorale

Parafrasando un vecchio detto, questa fase istituzionale – in cui si cerca in ogni modo di dare un Governo al nostro Paese – può essere facilmente accostata al modo di dire Il tempo è denaro.

Infatti, fra passi indietro e nomi presunti, l’impasse non sembra del tutto debellato e la soluzione tutt’altro che a portata di mano.

Ma quali sono le motivazioni che stanno rallentando eccessivamente l’accordo fra M5S e Lega?

In realtà, nonostante la smentita dei protagonisti, ce ne sarebbe più di una ma la sostanziale fragilità sembra dipendere da giustizia ed immigrazione.

Su entrambi i punti, oltre che sui contenuti (noti a tutti), ciò che maggiormente potrebbe frenare la collaborazione sarebbe maggiormente una questione politica.

In sostanza, partendo dal presupposto che – data la particolarità della situazione – ognuno dovrà ammorbidire le proprie posizioni, il venir meno di uno dei presupposti elettorali in questione avrebbe ripercussioni tanto partitiche quanto elettorali (considerando un’ottica futura).

Facendo riferimento al leader del Carroccio, la questione giustizia è legata a doppio filo sia alla tenuta dei propositi di partito che alla riabilitazione di Silvio Berlusconi.

Proprio il Cavaliere, difatti, nel suo nuovo ruolo potrebbe riappropriarsi del lascito elettorale – migrato (mai termine fu più azzeccato in questo caso) verso il polo leghista – e quindi bloccare, quasi sul nascere, l’ascesa dell’astro Salvini a capo del centro – destra.

La questione migranti, invece, avrebbe ripercussioni dirette sulla stabilità interne di M5S e Lega in caso di formazione del Governo.

In questo caso, mentre la Lega ha la necessità di confermare la linea che negli ultimi anni ha contraddistinto i salviniani, il M5S non può totalmente allontanarsi da quel fattore x che ha portato all’avvicinanmento degli elettori di centro – sinistra.

In settimana, quindi, si cercherà di definire il celebre contratto di Governo nella speranza di avere una qualche certezza nel marasma istituzionale di questa neonata Terza Repubblica.

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