Il premier uscente Paolo Gentiloni, prima di lasciare Palazzo Chigi, ha salutato dipendenti e collaboratori. Salutano anche Dario Franceschini e Carlo Calenda
Tempo d’addii, per
Paolo Gentiloni. Il premier uscente, stamattina, ha riunito i collaboratori e i dipendenti dopo oltre un anno e mezzo di lavoro per salutarli. E non si risparmia in onesti auguri al nuovo
Governo Lega-Movimento 5 Stelle che nascerà sotto la guida di
Giuseppe Conte. “
È stato un grandissimo onore per me servire l’Italia qui da Palazzo Chigi: vi faccio gli auguri per il lavoro dei prossimi anni. Rabbia, disagio, dobbiamo prenderci cura delle paure che provocano ferite e cicatrici ancora aperte. Bisogna stare attenti a non dilapidare il lavoro fatto in questi anni. Risalire la china per 5 lunghi anni come l’Italia ha fatto non è stato semplice, richiede perseveranza, costanza e sacrificio. Purtroppo, per andare fuori strada non servono 5 anni, bastano pochi mesi, talvolta poche settimane.” ha dichiarato Gentiloni. “
Questa legislatura era nata in circostanze economiche e istituzionali complesse, a 5 anni si può dire che noi lasciamo il Paese con più crescita, più lavoro, più diritti, con i conti in ordine, più sicurezza, avendo inferto colpi molto importanti al traffico clandestino di esseri umani e avendo occupato il posto che spetta all’Italia nel contesto internazionale.” ha poi concluso. Anche i vecchi titolari dei dicasteri principali hanno salutato.
Dario Franceschini ha lasciato stamattina la sede del
ministero dei Beni Culturali, mentre
Carlo Calenda aveva lasciato già
ieri quello dello
Sviluppo Economico.