Un Governo con tante incompatibilità. Questo il responso di una ricerca condotta per l’Agi da Openpolis. Vi sono tanti collegamenti dei ministri con aziende private, e anche una rete di contatti think tank internazionali. E la lista è davvero lunga, e rischia di far scalpore, dopo la proposta del PD per la legge sul conflitto d’interessi.
“Tre dei 18 ministri hanno attualmente ruoli o incarichi in uno degli oltre 100 think tank politici attivi in Italia.” si legge nel rapporto stilato da Openpolis. Si tratta di Moavero Milanesi, Savona e Tria, rispettivamente ministri degli Esteri, agli Affari europei e dell’Economia. L’Aspen Institute Italia collabora con i primi due, mentre la Fondazione Iustus di Giulio Tremonti ha interessi in comune con gli ultimi due.
Giovanni Tria, poi, ha incompatibilità anche a causa della sua presenza nel comitato economico della Fondazione Craxi e della Fondazione Magna Carta di Gaetano Quagliariello.
Inoltre, nove dei 18 ministri, nonché lo stesso presidente del consiglio Giuseppe Conte, hanno collegamenti con aziende private. Conte ha interessi in due società, Giulia Bongiorno in due, Alberto Bonisoli in tre. Una per i ministri Moavero, Di Maio, Fontana, Salvini, Trenta e Tria.
A valutare eventuali conflitti d’interessi, naturalmente, ci penserà l’Antitrust.
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