Sembrano essere irreperibili le tracce del criminale Graziano Mesina. L’uomo proveniente dalla Sardegna e di 78 anni, dovrà tornare in galera.
La sentenza che lo ha visto coinvolto riguarda il verdetto della Cassazione risalente alla giornata di ieri sera. Si conferma la condanna a trent’anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
L’arresto risale al 2013 in Sardegna poiché considerato a capo di due bande criminali. All’epoca si occupava di estorsioni, minacce e pianificazione di sequestro di persona.
Ricordiamo, tra i reati maggiori, quello del sequestro del bambino Farouk Kassam avvenuto in Costa Smeralda. All’epoca, era il 1992, ebbe la grazia e si reinventò guida turistica del Supramonte. Dichiaratosi innocente, dopo la condanna di primo grado, dichiarò: “È stato come se mi avessero dato la pena di morte”.
Dopo una serie di entrate ed uscite dalla galera e la revoca della grazia concessa dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2004, a giugno del 2019 torna nella sua Orgosolo con l’obbligo di firma e di trascorrervi la notte.
Ora, nella sua Sardegna, sembra essere completamente sparito e attualmente irreperibile. In altre parole si pensa ad una latitanza. La sua carriera va da Regina Coeli a Roma fino a Terni e Verceli. Tra fughe ed evasioni, non sarebbe la prima volta che Graziano Mesina si darebbe alla latitanza.
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