Politica

Green Pass: dall’obbligatorietà alla sua rimozione, quale futuro?

Dal 15 ottobre partirà l’obbligatorietà del green pass per il settore pubblico e privato, intanto si guarda al 2022 quando il certificato potrebbe invece essere rimosso

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Il Green Pass continua a far parlare di sè con un nuovo dpcm in arrivo: con il certificato verde obbligatorio sul lavoro  il premier Mario Draghi sta per firmare in queste ore le linee guida messe a punto dal ministero della Pubblica amministrazione per il rientro degli statali e un Dpcm ad hoc. Dopo giorni di dubbi, appare quindi assodato che le nuove indicazioni generali arriveranno sotto forma di un Dpcm. Tale atto chiarirà le modalità dei controlli per i possessori del Green Pass, sia nell’ambito della pubblica amministrazione che per le aziende. 

Il regime dei controlli

Obiettivo dettagliare il rientro al lavoro con passaporto vaccinale, entrando nel merito dei controlli che mai come ora non possono essere lasciati al caso. Al Dpcm, in particolare, il compito di tracciare il percorso dei software e delle applicazioni necessari per la verifica del green pass ai tornelli. Il provvedimento sarebbe stato messo a punto con il supporto dei tecnici della Sogei. Il nuovo Dpcm dovrebbe recepire quindi le linee guida concordate dal governo con le Regioni, prevedendo controlli giornalieri e preferibilmente all’accesso in azienda, a campione o a tappeto, con o senza l’ausilio di sistemi automatici.

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Quali prospettive per il futuro?

Non è chiaro per quanto il Green Pass farà parte della nostra vita. Possibili novità, chiarisce il sottosegretario Andrea Costa, potrebbero arrivare soltanto nel 2022.  Sarà possibile rivedere ed eventualmente ridurre l’attuale applicazione del green pass con l’inizio del nuovo anno se i dati dell’epidemia di Covid-19 continueranno a mostrare un trend di miglioramento, ma una valutazione più precisa sarà fatta a dicembre in concomitanza con la scadenza dello stato di emergenza che auspichiamo possa avere termine”.

Un green pass attenuato

Una revisione “potrebbe significare mantenere l’attuale carta verde per alcune circostanze e non per altre. Mentre ora siamo di fronte ad una applicazione totale del green pass, si potrebbe passare ad una sua applicazione parziale”, dice Costa. Dunque, “se l’andamento dell’epidemia di Covid-19 continuerà ad essere positivo, è ragionevole pensare che con l’anno nuovo ci potrà essere una revisione delle misure e anche del green pass, che potrà dunque essere ridotto nella sua applicazione”.

Attilio Senatore

Studente di Giurisprudenza presso l'università degli Studi di Salerno e autore di una raccolta di poesie dal titolo "Non è tardi per sognare".

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