Gli inquilini della Grenfell Tower da tempo scrivevano sul loro blog a proposito dei alcuni difetti negli impianti di cablaggio e del pericolo di incendi. La causa del rogo resta, al momento, ancora sconosciuta
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L’inferno di cristallo si è concretizzato nella notte londinese, la Grenfell Tower, così come la si conosceva, non esiste più. A scatenare l’incendio che ha ridotto l’edificio ad uno scheletro di ferro e cemento potrebbe essere stato un corto circuito o una disattenzione di uno degli inquilini, ma a tutt’ora i vigili del fuoco stanno dando la priorità al salvataggio delle persone intrappolate piuttosto che alle cause del rogo.
Alcuni testimoni parlarerebbero di un’esplosione che si sarebbe verificata al quarto piano del grattacielo, forse dovuta ad una fuga di gas. I residenti, nel loro blog, si erano lamentati recentemente riguardo alla ristrutturazione del palazzo, che sarebbe stata effettuata senza seguire le vigrnti norme antincendio, e nel novembre 2016 scriveveno “Solo un grande incendio nel grattacielo, con conseguenze devastanti, dimostrerà le vostre responsabilità”, menzionando, tra l’altro, alcuni difetti nell’impianto di cablaggio dell’edificio, nonchè un principio di incendio nel 2013.
L’incendio
L’incendio della Grenfell Tower sarebbe divampato nella parte inferiore dell’edificio, intorno al quarto o quinto piano. Pare che, però, solo la metà del grattacielo poteva essere raggiunta dall’acqua sparata dai mezzi dei vigili del fuoco, per cui il resto del palazzo ha continuato a bruciare per molte ore, fino a quando le fiamme non si sono ridotte spontaneamente. Un comunicato dei vigili del fuoco, diffuso intorno alle 12, ora italiana,ha precisato come l’edificio non presenti rischi di crollo e che non sussiste alcun pericolo per i soccorritori ancora impegnati nelle operazioni di salvataggio. Il bilancio complessivo, fin ora, è di sei morti e 74 feriti, tutti ricoverati in sei ospedali. Venti tra questi verserebbero in gravi condizioni.